di Alessandra Siotto
SIENA. Il rettore dell'Università di Siena Silvano Focardi ha smentito questa mattina (24 giugno) in conferenza stampa le voci che circolavano riguardo alla chiusura della radio di ateneo Facoltà di Frequenza e ha annunciato una nuova organizzazione dell'emittente.
Focardi ha spiegato che “la radio ha bisogno di una ristrutturazione già da tempo e ci è stata chiesta anche dai ragazzi, da quei volontari che in maniera meritoria l'hanno portata avanti con fatica e con sacrificio. Negli ultimi tempi la radio è rimasta un po' isolata dall'università e c'è stata una caduta della qualità, non per colpa delle singole persone, ma a causa della mancanza di una organizzazione”. Per questo il rettore ha annunciato che verrà creata “una struttura più vicina all'università e Facoltà di Frequenza diventerà una radio per la didattica, un centro di trasmissione restaurato, associato alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Naturalmente l'accesso alla radio sarà aperto a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro facoltà, ma la gestione amministrativa e burocratica sarà affidata a Lettere. Inoltre, vista la necessità di individuare un responsabile della radio, abbiamo pensato al Professor Fabio Pianigiani che si occuperà della gestione specifica dell'emittente”.
Focardi ha aggiunto che “alla radio potrebbe affiancarsi un canale televisivo di ateneo” e per quanto riguarda i tempi ha spiegato che “i mesi di luglio, agosto e settembre serviranno per definire la nuova struttura della radio, che potrebbe essere operativa già a partire dal 1 ottobre in via sperimentale; entro il 1 gennaio 2009 contiamo di avviare il nuovo progetto completamente, con un proprio budget ed una organizzazione definita. Per il momento siamo costretti a lasciare Facoltà di Frequenza in mano ai volontari che l'hanno gestita finora e ci auguriamo di poter partire con la nuova emittente quanto prima”. Il rettore ha infine ricordato che “la radio deve servire a formare i giovani e ci auguriamo che questo progetto possa riuscirci al meglio”.
