Si conclude la sesta edizione della Fattoria degli Studenti della Cia Siena
SIENA. Squilla la campanella. È l’ora dell’appello finale tra cantine, frantoi, caseifici, allevamenti ed orti della provincia di Siena. Con la Fattoria degli Studenti della Cia Siena, gli oltre 2000 alunni senesi impegnati mettono a frutto i loro studi e le loro conoscenze in campo agricolo e rurale. Articolato attraverso incontri in aula e gite in fattoria, il progetto – giunto alla sua sesta edizione, organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori con il sostegno dalla Camera di Commercio di Siena e con il patrocinio della Regione Toscana – ha coinvolto gli alunni di numerose scuole elementari e medie inferiori della provincia di Siena per tutto l’anno scolastico 2013-2014. I giovani sono andati a lezione dagli anziani artigiani e dai pensionati agricoltori che hanno raccontato l’esperienza diretta e i saperi antichi della campagna senese, cercando di valorizzare le produzioni tipiche locali. L’appuntamento finale per la sesta edizione della Fattoria degli Studenti si è tenuto a Buonconvento, al Museo della Mezzadria, dove tutti gli alunni delle scuole partecipanti hanno presentato i propri elaborati e trascorso insieme una mattinata all’insegna della cultura e delle tradizioni contadine.
«Le fattorie didattiche – commenta Roberto Bartolini, direttore della Cia Siena – rispondono ad una diffusa esigenza del mondo della scuola in quanto permettono di comprendere il proprio ambiente attraverso la conoscenza e l’esperienza diretta per i giovani consumatori di domani. Agricoltura e scuola diventano sostanzialmente una cosa sola per far conoscere ai giovani l’ambiente che li circonda, mettendoli in contatto con quella realtà agricola, apparentemente distante, ma che invece rappresenta un’eccellenza per il territorio senese e un valore aggiunto per apprezzare le produzioni e le sane pratiche alimentari della nostra tradizione». Un’iniziativa di valorizzazione ed educazione sulle produzioni locali, di qualità e legate alla stagionalità che si inserisce nel progetto di comunicazione di Rete Qualità Toscana.
«Occorre continuare su questo percorso – sostiene Achille Prostamo, coordinatore dell’iniziativa -, ossia far avvicinare i giovani al mondo rurale, alla sua storia, tradizioni e cultura, cercando di far riscoprire i sapori e i prodotti del Paese in cui vivono. In questi mesi, artigiani, agricoltori e produttori hanno trasmesso conoscenze, segreti, aneddoti, l’amore e l’arte dei mestieri artigiani alle nuove generazioni, grazie alla loro esperienza sia di vita che professionale. Il risultato più importante è stato quello di un arricchimento reciproco che, soprattutto per quello che riguarda i ragazzi, li renderà dei consumatori attenti e consapevoli delle eccellenze del territorio senese».