SIENA. Con l’elezione di Alberto Cortonesi come portavoce senese del Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro, si è concluso il Forum promosso da Confcooperative Siena. Cortonesi, ex segretario di Cisl Siena ed esperto di politiche del lavoro, apre le porte a chiunque vorrà aggiungersi al Forum per condividere i valori cristiani di lavoro e famiglia. Tra i promotori anche Acli, Cisl, Confartigianato, e Movimento Cristiano Lavoratori che con i loro rappresentanti hanno gremito la Chiesa di S. Stefano, La Lizza dove si è svolto l’incontro.
"Abbiamo fortemente voluto questo Forum – spiega Mario Marchi direttore di Confcooperative Siena – perché crediamo che sia indispensabile realizzare una politica integrata e globale di conciliazione che deve riguardare sia l’organizzazione del lavoro sia quella del sistema sociale. Occorre sollecitare la valutazione dell’apporto anche economico che il lavoro familiare assicura alla micro-economia della famiglia e alla macro-economia sociale". Al centro del Forum oltre al lavoro c’è la famiglia perché questa svolge un ruolo prezioso e, per molti versi, insostituibile.
"All’aiuto in termini economici – ha dichiarato il portavoce nazionale del Forum, Natale Forlani – la famiglia somma anche la funzione di sostegno verso chi, al suo interno, si trova senza lavoro o è alla ricerca di un’occupazione. A questo si aggiunge il ruolo educativo che è chiamata ad esercitare anche in ordine a ciò che riguarda il senso del lavoro e l’orientamento professionale".
Un connubio inscindibile e delicato quello tra famiglia e lavoro, perché come ha concluso l’Arcivescovo Antonio Buoncristiani: "il primo problema della nostra società riguarda le politiche giovanili del lavoro. Dobbiamo pensare ai giovani che entrano nel mondo del lavoro, mancano le garanzie necessarie per creare una famiglia. Nel nostro Paese la natalità è molto bassa e questo si ripercuote negativamente nel mondo del lavoro".
L’efficacia degli interventi sociali passa quindi anche per i giovani e per la loro integrazione nel sistema sociale, il Forum aperto ieri continuerà ad essere aperto e pronto ad accogliere le opinioni e la partecipazione di coloro che sono sensibili ai valori cristiani di lavoro e famiglia.
(Foto dal sito del comune MC)
"Abbiamo fortemente voluto questo Forum – spiega Mario Marchi direttore di Confcooperative Siena – perché crediamo che sia indispensabile realizzare una politica integrata e globale di conciliazione che deve riguardare sia l’organizzazione del lavoro sia quella del sistema sociale. Occorre sollecitare la valutazione dell’apporto anche economico che il lavoro familiare assicura alla micro-economia della famiglia e alla macro-economia sociale". Al centro del Forum oltre al lavoro c’è la famiglia perché questa svolge un ruolo prezioso e, per molti versi, insostituibile.
"All’aiuto in termini economici – ha dichiarato il portavoce nazionale del Forum, Natale Forlani – la famiglia somma anche la funzione di sostegno verso chi, al suo interno, si trova senza lavoro o è alla ricerca di un’occupazione. A questo si aggiunge il ruolo educativo che è chiamata ad esercitare anche in ordine a ciò che riguarda il senso del lavoro e l’orientamento professionale".
Un connubio inscindibile e delicato quello tra famiglia e lavoro, perché come ha concluso l’Arcivescovo Antonio Buoncristiani: "il primo problema della nostra società riguarda le politiche giovanili del lavoro. Dobbiamo pensare ai giovani che entrano nel mondo del lavoro, mancano le garanzie necessarie per creare una famiglia. Nel nostro Paese la natalità è molto bassa e questo si ripercuote negativamente nel mondo del lavoro".
L’efficacia degli interventi sociali passa quindi anche per i giovani e per la loro integrazione nel sistema sociale, il Forum aperto ieri continuerà ad essere aperto e pronto ad accogliere le opinioni e la partecipazione di coloro che sono sensibili ai valori cristiani di lavoro e famiglia.
(Foto dal sito del comune MC)
