
SIENA. “La giusta e pronta mobilitazione di alcuni sindaci della provincia di Firenze contro il pedaggio imposto al Casello di Certosa, come a quello di Valdichiana, non può che essere il primo atto di una iniziativa capillare e duratura contro un governo che mette le mani in tasca ai cittadini e penalizza duramente Siena e la Toscana”. Franco Ceccuzzi, deputato senese del Pd, promette battaglia contro l’introduzione del pedaggio sulla Siena-Firenze. “Tra il 2006 ed il 2008 – rivendica il parlamentare del Partito democratico – il centrosinistra ha ottenuto per la Toscana: lo sblocco della Tirrenica; l'accordo sull'alta velocità per Firenze quale nodo strategico nazionale; i finanziamenti per la Due Mari, con la copertura totale del tratto Siena-Grosseto per 520 milioni di euro; 80 milioni di euro per la Siena-Firenze, che oggi consentono alla provincia di Siena e all'Anas di progettare l'ammodernamento tra Siena e Poggibonsi, il tratto più trafficato e congestionato; lo svincolo di Colle Nord. Se negli anni scorsi qualche mosca cocchiera del centrosinistra ha pensato al pedaggio sull'Autopalio – sottolinea Ceccuzzi – ha espresso un'idea assolutamente rispettabile, che tuttavia non è stata perseguita”.
“Questo governo – continua Ceccuzzi – è stato persino capace di inventare una nuova categoria di balzello: il pedaggio preventivo in prossimità dei raccordi autostradali. Nel caso dell'Autopalio si tratta di un vero e proprio furto, viste le condizioni della strada: carreggiata di 13 metri in luogo dei 23 dello standard europeo, un manto stradale dissestato e pericoloso. Il pedaggio, anche quando escludesse i residenti, penalizza fortemente le attività economiche, a partire dal turismo, e finisce in una cassa indistinta, senza garanzie che i soldi dei pedaggi vadano a finanziare interventi di Anas in Toscana. Anas che non ha nemmeno i soldi per le manutenzioni ordinarie perché, nella legge Finanziaria per il 2010, il governo non le ha trasferito neanche un euro”.
“Nel frattempo – dice ancora il deputato Pd – con i soldi del pedaggio aumentano i profitti dei concessionari privati delle autostrade, mentre il concedente non ha 600mila euro per installare i pannelli fonoassorbenti al chilometro zero della Siena-Bettolle, come amaramente sanno le famiglie interessate. Il lotto 9 della Siena-Grosseto è bloccato all'Anas da ottobre: nove mesi di ritardo che allungano l'iter del raddoppio di un tratto lungo 10 km, mentre la progettazione del lotto 4 è in grave ritardo. Un danno gravissimo che pagheranno soprattutto i senesi, anche sul traffico locale”.
“Sulla Siena-Firenze – conclude Ceccuzzi – il governo deve sgombrare il campo dal balzello, fermare l'acquisto dei telepass da parte di Anas e mettersi al tavolo con la Regione e gli Enti Locali per individuare, senza esclusione alcuna, tutte le forme di reperimento delle risorse per ammodernare la Siena-Firenze, e sbloccare i lotti fermi della Siena-Grosseto. Noi siamo pronti a discutere senza pregiudiziali, nell'interesse dei cittadini e del sistema economico toscano e senese”.
“Questo governo – continua Ceccuzzi – è stato persino capace di inventare una nuova categoria di balzello: il pedaggio preventivo in prossimità dei raccordi autostradali. Nel caso dell'Autopalio si tratta di un vero e proprio furto, viste le condizioni della strada: carreggiata di 13 metri in luogo dei 23 dello standard europeo, un manto stradale dissestato e pericoloso. Il pedaggio, anche quando escludesse i residenti, penalizza fortemente le attività economiche, a partire dal turismo, e finisce in una cassa indistinta, senza garanzie che i soldi dei pedaggi vadano a finanziare interventi di Anas in Toscana. Anas che non ha nemmeno i soldi per le manutenzioni ordinarie perché, nella legge Finanziaria per il 2010, il governo non le ha trasferito neanche un euro”.
“Nel frattempo – dice ancora il deputato Pd – con i soldi del pedaggio aumentano i profitti dei concessionari privati delle autostrade, mentre il concedente non ha 600mila euro per installare i pannelli fonoassorbenti al chilometro zero della Siena-Bettolle, come amaramente sanno le famiglie interessate. Il lotto 9 della Siena-Grosseto è bloccato all'Anas da ottobre: nove mesi di ritardo che allungano l'iter del raddoppio di un tratto lungo 10 km, mentre la progettazione del lotto 4 è in grave ritardo. Un danno gravissimo che pagheranno soprattutto i senesi, anche sul traffico locale”.
“Sulla Siena-Firenze – conclude Ceccuzzi – il governo deve sgombrare il campo dal balzello, fermare l'acquisto dei telepass da parte di Anas e mettersi al tavolo con la Regione e gli Enti Locali per individuare, senza esclusione alcuna, tutte le forme di reperimento delle risorse per ammodernare la Siena-Firenze, e sbloccare i lotti fermi della Siena-Grosseto. Noi siamo pronti a discutere senza pregiudiziali, nell'interesse dei cittadini e del sistema economico toscano e senese”.