Le mozioni e gli ordini del giorno dell'assemblea

Interrogazioni. Non c’è stata risposta alle due interrogazioni del consigliere Antonio Falcone (Rifondazione-Partito Comunista) in merito all’edificio sede dell’ex APT di Chianciano Terme e alle attività svolte dall’assessore allo sviluppo di Chianciano Terme, Marco Macchietti, la cui assenza era stata comunicata dallo stesso assessore al consigliere provinciale. Il consigliere Falcone, che aveva chiesto risposta scritta e orale sulla proprietà dell’edificio e il futuro dell’immobile della cittadina termale, si è detto “offeso e indignato dalla mancanza di rispetto da parte della giunta”. L’assessore Dionori, unico assessore presente in aula alla ripresa del consiglio, ha spiegato di non aver ricevuto l’interrogazione, regolarmente ammessa al protocollo, e si è scusato con il consigliere e con il consiglio. Falcone ha replicato chiedendo di ricevere prima possibile entrambe le risposte.
Mozioni. Il consigliere Antonio Falcone (Rifondazione-Partito Comunista) ha, poi, illustrato una mozione per chiedere l’avvio con somma urgenza dei lavori per la realizzazione della rotatoria lungo la Sp 146 di Chianciano Terme al Km 16+000, in zona Ribussolaie. “Si tratta di un incrocio storicamente pericoloso – ha detto Falcone – su cui sono già intervenuto nel 2010 con un’interrogazione. Ricordo che stiamo parlando di un bivio che ha creato anche alcune vittime, tra cui due cittadine tedesche solo pochi giorni fa. L’esigenza di una rotatoria era stata ravvisata anche dall’amministrazione provinciale, che aveva previsto l’intervento nel piano delle opere pubbliche e realizzato il progetto preliminare ed esecutivo. Ai consiglieri chiedo di sostenere, attraverso il voto favorevole, la mia battaglia per la sicurezza degli utenti della strada. I consiglieri Roberto Renai (Sel) e Alberto Taccioli (Pd) hanno proposto di portare la mozione in commissione, invitando l’assessore competente per chiarire se lo stop all’opera sia stato causato dalla mancanza di risorse. Il consigliere Falcone, ringraziando per la proposta ricevuta, ha scelto di non ritirare la mozione, che, però, non è passata per il mancato raggiungimento della maggioranza.
Il consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata), che avrebbe dovuto presentare una mozione in merito al Consorzio Terrecablate e due ordini del giorno, uno per la riappropriazione della sovranità economica e l’altro sul Disegno di legge n. 245/2013 in materia di “contrasto dell’omofobia e della transfobia”, ha scelto di ritirarli e ripresentarli contestualmente al prossimo consiglio, per sottolineare la mancanza di rispetto da parte degli assessori non presenti. “Il nostro lavoro – ha detto Di Stasio – merita rispetto e attenzione”.
Ordini del giorno. E’ stato, invece, approvato l’Ordine del giorno della Commissione consiliare Agricoltura, Ambiente e Caccia sui Consorzi di bonifica. Il testo, presentato dal gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale nella seduta del 24 febbraio scorso, era stato rinviato in Commissione per arrivare a un documento condiviso. Nell’ordine del giorno si chiede alla Regione Toscana di attivarsi in ogni sede per rivedere tutte le funzioni in materia idrica, con l’intento di raggrupparle e ricondurle sotto il proprio controllo diretto, facendo così anche carico delle opere di bonifica demandate ai Consorzi e della determinazione dei tributi, da calcolarsi in modo equo e trasparente.
Il consiglio ha approvato anche l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Donatella Santinelli e Marco Andreassi (Pdl) a tutela dei presidi e degli uffici di Polizia a Siena e provincia, poi sottoscritto anche dai gruppi Idv, Rifondazione-Partito Comunista e Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale. Nel documento i proponenti, che avevano già presentato un’interrogazione sul tema nella seduta consiliare del 27 marzo scorso, hanno sottolineato come il venir meno dei presidi determini un abbassamento della qualità di protezione del territorio e della sicurezza per i cittadini. “Considerato che tra i probabili Presidi di Polizia interessati potrebbero esserci il Posto della Polizia Ferroviaria e la Sezione della Polizia Postale di Siena – hanno detto – chiediamo al Governo e alle istituzioni competenti che si impegnino concretamente per evitare la chiusura di questi presidi, a tutela della sicurezza dei cittadini”. All’ordine del giorno era stato presentato un emendamento del consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) e un subemendamento del consigliere Roberto Renai (Sel), entrambi respinti: il primo proponeva di inquadrare la questione in un contesto di riorganizzazione complessiva del Corpo di Polizia, come richiesto peraltro dall’Europa, mentre il secondo aggiungeva il superamento di enti quali prefetture e motorizzazione civile, per arrivare a definire i presidi sul territorio realmente necessari ai cittadini, in un contesto necessario di contenimento dei costi.
Il consigliere Alberto Taccioli (Pd) ha, infine, ritirato, per ripresentarlo al prossimo consiglio, l’ordine del giorno sull’annullamento parziale con sentenza del Consiglio di Stato del concorso per dirigente scolastico “perché il 31 marzo un decreto del Governo ha modificato in parte la vicenda e il testo necessita di essere aggiornato alla luce delle novità normative”.