Dalle partecipate alla mensa scolastica; dai ratti in centro alla nomina di Marco Buzzichelli come AD di Siena Ambiente e Grazia Baiocchi nel cda di Siena Casa
SIENA. Si sta tenendo, in queste ore, il Consiglio Comunale di Siena. Di seguito le note, inviate da Palazzo, in cui si relaziona il dibattito in corso sui temi all’ordine del giorno.
Interrogazione di Andrea Corsi e Massimo Bianchini sulle società partecipate
“Partendo dalla legge 190 dello scorso dicembre, che prevede l’eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, Andrea Corsi (Moderati di centrodestra) e Massimo Bianchini (Nero su Bianco), nell’interrogazione consiliare presentata questa pomeriggio hanno chiesto informazioni sulla realtà senese.
Nel particolare il consigliere Corsi, riportando le dichiarazioni del sottosegretario Angelo Rughetti uscite sulla stampa, che ha definito “scatole vuote le società che hanno meno dipendenti rispetto al CDA”, ha chiesto “la conferma sul fatto che nessuna delle società partecipate del Comune rientri nella fattispecie prevista dalla legge, e di informare il Consiglio sullo stato di avanzamento della riflessione circa la costituzione di una holding delle partecipate”.
“Il Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute – ha risposto il vicesindaco Fulvio Mancuso – è stato realizzato nello scorso marzo ai sensi della normativa citata dai consiglieri ed è disponibile nel sito del Comune di Siena (http://www.comune.siena.it/Il-Comune/Amministrazione-Trasparente/Enti-Controllati), dove vengono riportate le motivazioni del loro mantenimento, così come risultano dagli atti adottati dall’Ente”.
Una prima ricognizione era già stata effettuata nel 2009 e via via aggiornata.
“Per quanto riguarda la dotazione di personale ed il confronto con il numero degli amministratori, le società Intesa S.p.A. e Tra.In S.p.A., che risulterebbero in difetto sotto questo aspetto, si avvalgono in realtà del personale di società partecipate. La prima del personale del gruppo Estra mentre l’altra del personale della società Tiemme S.p.A. mediante contratto di service.
Si è inoltre rilevato che non risultano nel gruppo comunale sovrapposizioni tra società aventi attività simile o analoga tra loro. Si potrebbe, peraltro, ipotizzare una similitudine tra alcune delle funzioni che rientrano nell’oggetto sociale di APEA s.r.l. e CET s.c.r.l. nel settore dell’energia e ambiente, ma solo al livello potenziale, in quanto la funzione di intermediazione per l’acquisto di energia da parte dell’Ente socio è, nei fatti, svolta solo da CET”.
“La realizzazione di una holding comunale – ha proseguito il vicesindaco – può sicuramente presentare dei vantaggi sul piano economico e gestionale (seppur minori rispetto a diverse altre realtà, dato il numero non rilevante delle società partecipate e il loro andamento prevalentemente e sostanzialmente positivo); ancor più ci sembra opportuno affrontare il tema della holding sul piano della governance. Riteniamo, infatti, che la costituzione di una holding di livello provinciale possa consentire all’amministrazione comunale di Siena ed agli enti locali della provincia un maggior controllo dei processi strategici e un miglior coordinamento, nell’interesse del territorio, in considerazione della scala progressivamente crescente degli ambiti di gestione dei servizi pubblici locali”.
Un’ipotesi fattiva, quindi, che verrà sottoposta al vaglio del Consiglio comunale “con la prospettiva – come ha evidenziato – non di costituire un ulteriore soggetto, ma di sfruttare le potenzialità statutarie e strategiche di Intesa spa, che appare essere oggi il soggetto più idoneo a catalizzare le principali partecipazioni societarie degli enti locali del territorio senese”.
Il consigliere Andrea Corsi, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto, ha condiviso l’idea della holding che, come ha detto “è nata alcune legislazioni precedenti proprio dai banchi dell’opposizione, ma a condizione che sia a livello comunale e non provinciale”. Ed ha auspicato “vista la disponibilità del vicesindaco, ulteriori approfondimenti per affrontare al meglio l’argomento”.
Sulle tariffe della mensa scolastica l’interrogazione di Ernesto Campanini
I costi della mensa scolastica per i bambini non residenti sono stati oggetto di un’interrogazione di Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM) che ha richiamato la deliberazione di Giunta n° 202/2015 con la quale sono state determinate le tariffe “ed elevata al massimo – come ha detto – quella per i non residenti”. Il consigliere ha quindi chiesto all’amministrazione “se tale decisione sia ritenuta rispettosa del principio di progressività e se non fosse stato meglio provvedere alla stipula di una convenzione con i Comuni contermini”.
L’assessore all’Istruzione, Tiziana Tarquini, ha ricordato che “quello della refezione scolastica è un servizio a domanda individuale che prevede la compartecipazione delle famiglie e il sostegno finanziario del Comune per una spesa che è quasi il 50% del totale. Nel piano di revisione delle tariffe, abbiamo ritenuto che fosse una soluzione equa non far pagare ai senesi la compartecipazione alle spese delle famiglie non residenti “.
“Il provvedimento si riferisce comunque al prossimo anno scolastico 2016/2017 – ha proseguito – in modo da consentire alle famiglie di fare le proprie valutazioni prima delle iscrizioni e, ai Comuni interessati, di interpellarci per attivare eventuali convenzioni. Ancora prima del provvedimento di Giunta, ho informato gli assessorati all’istruzione dei Comuni limitrofi della variazione che sarebbe intervenuta nel piano tariffario e abbiamo manifestato la nostra disponibilità a stipulare convenzioni”.
Quanto all’articolazione dei costi, Tarquini ha specificato come “il costo mensile massimo richiesto, pari a 120 euro, è dato dal prezzo del pasto più il servizio di sporzionamento, che incide per quasi un terzo, per un totale di 6 euro”. “Le tariffe ISEE per i soli cittadini residenti – ha aggiunto – sono già state introdotte in alcuni capoluoghi di provincia toscani come Pisa, Lucca, Arezzo e anche in alcuni Comuni limitrofi quali Monteroni, Castelnuovo, Monteriggioni e Sovicille. In generale, voglio citare alcune cifre ben più alte della nostra: a Livorno si pagano, per esempio, 134 euro mensili con ISEE superiore a 21.500 euro; a Grosseto, invece, 6,75 euro a pasto. Inoltre, quasi tutti i Comuni, al contrario di Siena, richiedono una quota di iscrizione al servizio che può arrivare fino a 51 euro, come nel caso di Livorno”. “Non siamo affatto un Comune anomalo, ma in piena normalità e alla ricerca di equilibrio ed equità tra le varie fasce di reddito, e attento alla sostenibilità del servizio”.
“A questo proposito – ha concluso Tarquini – vorrei ricordare che l’anno scorso ci siamo finalmente dotati del regolamento per la mensa; che la commissione si è riunita ben 5 volte e che, dietro suggerimento dei genitori, abbiamo variato il menù introducendo cibi più genuini e vicini alla nostra tradizione. Inoltre, abbiamo partecipato con soli altri quattro Comuni toscani al progetto regionale per avere il pesce dell’arcipelago regionale; facciamo integrazione costantemente con i bambini con esigenze dietetiche particolari come i celiaci ad esempio che hanno lo stesso menu degli altri bambini. Infine, che ci siamo recati più volte a mensa per controllare il cibo, anche con la partecipazione di genitori e consiglieri comunali”.
Campanini, nel dichiararsi parzialmente soddisfatto, ha riconosciuto la buona volontà dell’assessore, ed ha auspicato che in futuro si possano attivare sempre più convenzioni con i comuni contermini, così che i bambini che lì risiedono possano avere gli stessi vantaggi di quelli residenti nella nostra città.
Il sindaco Valentini risponde all’interrogazione della capogruppo del Pd Carolina Persi su eventuali incompatibilità per i consiglieri comunali
“Sono sopravvenute, durante l’ultimo anno, eventuali incompatibilità per i consiglieri comunali?”. Questa la sintesi dell’interrogazione presentata da Carolina Persi e Simone Vigni (PD) durante l’odierna seduta consiliare.
La consigliera Persi, nel rilevare l’importanza dell’argomento, sia sotto il profilo della costituzione e sia del regolare svolgimento del Consiglio comunale, ha chiesto “se è stata avviata una ricognizione al fine di verificare la sussistenza di incompatibilità alla nomina di tutti i membri del consesso”.
Il sindaco Bruno Valentini, nel ricordare che “in seguito all’atto della proclamazione degli eletti da parte dell’ufficio centrale elettorale, il competente ufficio comunale ha provveduto a richiedere agli stessi e sotto la propria responsabilità, apposita dichiarazione di insussistenza di motivi ostativi ad assumere la carica di consigliere comunale”, ha richiamato la normativa di riferimento. La dichiarazione, infatti, contiene riferimenti alla insussistenza di cause di incandidabilità (art. 10 D. lgs. 235/2012),ineleggibilità (art. 60 D. lgs. 267/2000), incompatibilità (artt. 63 e 65 D.lgs.267/2000), incompatibilità tra incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico e cariche di componenti di organi di indirizzo politico (artt. 11-12-13 e 14 D. lgs. 39/2013), oltre a quanto previsto in materia di protezione dei dati personali (artt. 7 e 13 D. lgs.196/2003).
“Il verificarsi – ha specificato il sindaco – di una condizione di incompatibilità sopraggiunta è una fattispecie che può avvenire in qualunque momento. E’ obbligo di ciascun consigliere comunicare l’eventuale possibile incompatibilità sopraggiunta, mentre l’Ente attiverà le procedure di contestazione in caso di apposita e specifica segnalazione in merito”.
La consigliera Persi ha evidenziato come le specifiche riportate nella risposta ottenuta dal sindaco si fossero rese utili sia a garanzia dell’operato istituzionale degli stessi consiglieri, togliendo ogni eventuale dubbio relativo all’incompatibilità.
Operazioni in corso per contrastare la presenza di topi in città
Torna in Consiglio il tema della presenza di topi nelle vie cittadine. A porre il problema Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra) e Massimo Bianchini (Nero su Bianco), i quali, richiamando “le segnalazioni di cittadini nelle zone di piazza del Mercato, via Duprè, Sant’Agata e Prato di Sant’Agostino” e come “la presenza di roditori sia un segnale di degrado e rischio per la salute pubblica”, hanno chiesto all’Amministrazione “cosa intenda fare per contrastare il fenomeno e a che punto sia il ragionamento congiunto con l’ASL a cui aveva fatto riferimento l’assessore Mazzini in un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione lo scorso 28 settembre”.
L’assessore all’Ambiente, Paolo Mazzini, ha risposto che “dallo scorso gennaio è stato affidato il servizio di disinfestazione e derattizzazione del territorio comunale alla ditta Lasuprema Ambiente, alla quale abbiamo già fornito le linee guida della ASL”.
“Pertanto – ha proseguito l’assessore – dal mese di marzo, avevamo effettuato sette interventi di disinfestazione su tutto il territorio, ricaricando le esche negli erogatori e nei pozzetti delle fognature delle acque meteoriche. In piazza del Mercato, via Duprè, Sant’Agata e Prato di Sant’Agostino sono stati anche aumentati gli erogatori di esche, dei quali alcuni in superficie. Il personale di Siena Parcheggi e della mensa universitaria di Sant’Agata, inoltre, ha installato ulteriori erogatori nelle proprie aree di pertinenza”. “Dal 19 al 21 ottobre scorsi – ha aggiunto Mazzini – è stata realizzata un’ulteriore deratizzazione con la posa di esche su tutti i pozzetti delle fognature nel centro storico”.
L’assessore, infine, ha sottolineato l’importanza “delle attività di pulizia e manutenzione del verde nelle scarpate di competenza comunale e anche delle aree private. Insieme ad un inasprimento dei controlli sul conferimento dei rifiuti, queste operazioni stanno portando ad una riduzione del fenomeno”.
Insoddisfatto il consigliere Massimo Bianchini, perché “nonostante l’assessore dica che il problema sia pressoché scomparso, questo non corrisponde alle informazioni in mio possesso. La soluzione alla presenza dei ratti in città ancora non esiste, perché visto che l’appalto in essere prevede otto interventi annuali ad oggi ben sette sono stati effettuati ih un solo mese e da questo emerge che necessiteranno ulteriori interventi con un presumibile aumento dei costi”.
Multe per il malfunzionamento dei parcometri
Nella giornata del 10 settembre scorso un parcometro per la sosta in piazza Amendola ha avuto un guasto temporaneo e alcuni automobilisti che avevano parcheggiato la vettura nell’area senza l’avvenuto pagamento sono stati sanzionati dagli ausiliari del traffico.
Partendo da questa vicenda, Pietro Staderini (Moderati di Centrodestra) ha presentato un’interrogazione nella seduta consiliare odierna, rilevando che “gli addetti della piscina comunale avevano avvertito del guasto le amministrazioni preposte” e come “sarebbe stato più opportuno, da parte di queste, inviare dei tecnici anziché gli ausiliari del traffico”.
Staderini, dichiarando che “in prossimità di parchi giochi, strutture sociosanitarie e impianti sportivi la sosta a pagamento non è civilmente ammissibile”, ha chiesto all’Amministrazione “se, in presenza di parchimetri non funzionanti, sia corretto elevare contravvenzioni per il mancato pagamento della sosta, e quali azioni intenda porre in essere nei confronti di Siena Parcheggi a fronte dei verbali emessi nei giorni in cui tali dispositivi non erano attivi”. Il consigliere, infine, ha chiesto “come si devono comportare i cittadini che hanno ricevuto il verbale di contestazione”.
L’assessore alla Mobilità, Stefano Maggi, ha ripercorso la vicenda: “Gli ausiliari del traffico, che effettuavano i controlli nella fascia oraria dalle 15.50 alle 16.45, hanno riscontrato il problema e, contestualmente, il corretto funzionamento dei parcometri n° 539 e 541, ubicati a breve distanza rispettivamente di fronte alla banca e all’intersezione tra via Mameli e via Chigi”.
“Dalla successiva diagnostica effettuata dai tecnici – ha proseguito Maggi – è risultato che, quel giorno, il parcometro n° 537 situato nei pressi della piscina comunale ha presentato una situazione di blocco delle funzioni protrattasi dalle 11.56 della mattina fino alle 16.25, ora in cui ha ripreso a funzionare correttamente. Gli stessi tecnici hanno riferito di un malfunzionamento nella fascia mattutina anche per il parcometro n° 539, il quale è poi stato ripristinato alle 14.30”. “In generale – ha aggiunto l’assessore – in tutti i parcometri è presente un cartello che invita a utilizzare altri dispositivi nel caso di malfunzionamento. Il n° 537 riporta l’informativa della presenza di altri apparecchi nell’area di piazza Amendola”.
“La sosta negli stalli soggetti a tariffazione può essere effettuata soltanto a seguito di avvenuto pagamento. Se questo non può essere effettuato, per le più svariate motivazioni, l’auto deve essere portata in un’altra area, altrimenti si incorre nella violazione del mancato pagamento di cui all’articolo 157 del Codice della Strada, che può essere accertata anche dagli ausiliari del traffico di Siena Parcheggi nominati dal Comune. Il 10 settembre sono stati prodotti sette accertamenti di preavviso negli stalli dell’area di piazza Amendola soggetta a pagamento”. “Si precisa che per prassi – ha concluso – i controlli degli ausiliari in ciascuna area vengono effettuati previa verifica del funzionamento completo di almeno un parcometro per area, il quale deve risultare operativo per tutte le modalità di pagamento: moneta, carta di credito, Sostapay e lettore di banconote per i dispositivi che ne sono dotati”.
Staderini, nel considerarsi soddisfatto per la risposta relativa all’aspetto tecnico, si è dichiarato insoddisfatto per l’aspetto politico perché, come ha rimarcato “i cittadini devono essere tutelati dall’amministrazione che doveva risolvere il problema e non multarli. Prima si dovevano mandare i tecnici a riparare il parcometro, poi gli ausiliari a controllare le soste. Ribadisco che sono contrario al pagamento della sosta in spazi vicini a parchi giochi, strutture sportive e socio-sanitarie. Per recarsi all’ospedale non si deve pagare la sosta perché le persone non vanno lì per divertirsi. Se il problema della gratuità della sosta è l’occupazione giornaliera dello stallo, lo si risolve con il famoso disco orario e relativo controllo”.
Marco Buzzichelli AD di Siena Ambiente, Grazia Baiocchi nel cda di Siena Casa
Il sindaco Bruno Valentini, durante la riunione del Consiglio Comunale tenutasi questo pomeriggio, ha comunicato la nomina, nelle recenti assemblee delle due società, di Marco Buzzichelli ad amministratore delegato di Sienambiente (subentra a Luana Frassinetti) e di Grazia Baiocchi in qualità di membro del CDA di Siena Casa (subentra ad Angela Minutella).
Il sindaco Valentini rassicura che la pavimentazione del centro storico sarà sempre quella tradizionale in pietra serena
Uno dei tratti distintivi del centro storico della città, la pietra serena, ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna da Massimo Bianchini (Nero su Bianco) e Andrea Corsi (Moderati di Centrodestra), i quali hanno rilevato come “sempre più spesso le lastre che hanno bisogno di manutenzione vengano sostituite con toppe d’asfalto: una tipologia di intervento che, da provvisoria, sta diventando strutturale”.
Bianchini ha quindi chiesto all’amministrazione “se è in grado di reperire le risorse per far sì che la pavimentazione delle vie e delle piazze del centro torni a essere integralmente in pietra serena, oppure se si stia pensando alla sua graduale sostituzione con l’asfalto”.
Il sindaco Bruno Valentini ha rassicurato che “l’obiettivo è di mantenere la tradizionale pavimentazione in pietra serena e di giungere, nelle compatibilità di spesa del bilancio, alla completa sostituzione delle parti in asfalto poste in via temporanea nelle vie del centro storico e in Piazza del Campo”.
Valentini ha citato alcuni affidamenti effettuati nel corso del corrente anno, come la manutenzione straordinaria della pavimentazione lastricata in via del Moro, per complessivi 110mila euro, e i lavori eseguiti in Piazza del Campo per un importo di poco inferiore a 20mila euro. Lo scorso anno, inoltre, come ha ricordato il sindaco, sono stati eseguiti i lavori in piazza Tolomei per 84mila euro e, soltanto pochi giorni fa, è stata aggiudicata in via definitiva la gara relativa all’accordo quadro per la manutenzione straordinaria delle pavimentazioni lastricate del centro storico; a breve, la ditta appaltatrice potrà iniziare i lavori per un importo complessivo di circa 100mila euro.
“Le risorse per gli investimenti sul patrimonio – ha concluso il sindaco – derivano dagli oneri di urbanizzazione che, nell’attuale contingenza economica, risultano di modesta entità. Inoltre, stiamo scontando ancora degli impedimenti alla soglia di indebitamento che, in virtù della manovra nazionale sul patto di stabilità, verranno allentati nel 2016. A quella data, anche grazie alla possibilità di rinegoziare la tempistica dei BOC, potremo disporre di risorse da destinare a investimenti: per la pavimentazione cittadina così come per la sicurezza delle scuole e di tutti gli edifici pubblici”.
Bianchini, dopo aver ribadito l’importanza simbolica della pietra serena, vero e proprio tratto identitario del centro storico, si è dichiarato “assolutamente insoddisfatto, perché ogni volta che presentiamo un’interrogazione – ha detto il consigliere – ci viene sempre fornita la stessa risposta, ovvero che mancano i soldi”.
L’Assessore Mazzini illustra gli interventi per fronteggiare il rischio idrogeologico nel territorio comunale
In Consiglio torna il tema del rischio idrogeologico legato agli eventi atmosferici eccezionali. Con un’interrogazione presentata nella seduta odierna da Pasqualino Cappelli (Siena Cambia) e sottoscritta anche dai colleghi di gruppo Lorenzo Di Renzone e Fabio Zacchei, sono state richiamate “le problematiche causate dalla durata e dall’intensità delle precipitazioni delle acque meteoriche che hanno generato danni ad aziende, civili abitazioni e alla viabilità”.
Il consigliere ha specificato come “nella periferia della città, e in particolare nelle zone di via Massetana Romana e viale Toselli, ci siano dei corsi d’acqua sottoposti a tombamento per lunghi tratti, alcuni dei quali hanno visto la realizzazione di volumi sopra il vecchio alveo, ora coperto. Ci risulta che tali aree costituiscano, oggi, centri nevralgici sia per la collocazione di attività produttive e centri direzionali sia per la stessa viabilità urbana”.
Cappelli, dopo aver richiamato i recenti fenomeni di esondazione e allagamento nelle aree suddette e i danni economici alla collettività, ha chiesto all’amministrazione “se sia stata realizzata una lungimirante revisione delle valutazioni di verifica idraulica dei principali torrenti del territorio, in particolare quelli che interessano le aree maggiormente sensibili”.
L’assessore ai Lavori pubblici, Paolo Mazzini, rilevando l’importanza del tema, ha ricordato che “la situazione dei principali corsi di acqua del territorio comunale come la Tressa e il Riluogo, ma anche di altri di minore portata, è stata verificata con specifici studi idrologici-idraulici, eseguiti da professionisti esterni, in fase di elaborazione del regolamento urbanistico. Analisi e risultanze che sono state approvate anche dal Genio Civile e dal Bacino Ombrone, prima dell’approvazione dello strumento urbanistico nel dicembre 2010”. Mazzini ha informato che le relazioni idrauliche e gli elaborati grafici comprensivi delle sezioni idrauliche e la cartografia di pericolosità di tutte le aree di fondovalle del territorio comunale sono pubblicati sulla pagina del Sistema Informativo Territoriale nel sito web istituzionale e, nel merito dei presunti tombamenti, ha escluso che “sui corsi di acqua citati siano presenti manufatti edilizi”.
“Già in fase di studio e di composizione degli elaborati per il Regolamento Urbanistico – ha specificato Mazzini – erano emerse criticità in corrispondenza sia di alcuni tratti tombati sia a insufficienza di drenaggio delle immissioni laterali di acque bianche. Queste zone a maggiore pericolosità idraulica sono evidenziate sia nelle cartografie al dettaglio sia nelle relazioni”.
Rispetto all’edificato esistente, l’assessore ha elencato le aree urbanizzate più critiche: “A Taverne stanno per partire i lavori della Provincia sugli argini, mentre lungo la Tressa, nella zona terminale di Massetana Romana, sono in corso regolari attività di manutenzione e pulizia del corso d’acqua. Nel Pian delle Fornaci, dove è previsto un intervento di pulizia del fosso da parte del Consorzio di bonifica Toscana sud, la situazione è migliorata decisamente da quando, nel 2010, sono state realizzate la rotatoria e la retrostante area di laminazione”. “Rispetto alla viabilità – ha concluso Mazzini – in strada delle Ropole è, inoltre, previsto un intervento di Anas, concordato con i tecnici di area, sul versante soprastante la Siena-Bettolle per evitare ulteriori allagamenti”.
Cappelli ha ringraziato l’assessore “per l’intervento che soddisfa ogni interrogativo posto e dal quale si capisce che l’amministrazione sta lavorando con impegno alla prevenzione del rischio idrogeologico. Sono assolutamente da incentivare le attività preventive di verifica, manutenzione e sistemazione dei versanti e degli argini per far fronte agli effetti delle precipitazioni a carattere eccezionale”.
Passa la mozione che prevede risparmi economici con l’efficientamento energetico degli edifici
Sul tema del risparmio energetico e l’efficientamento del patrimonio edilizio, sia pubblico che privato, la mozione presentata oggi dai consiglieri Lorenzo Di Renzone, Pasqualino Cappelli e Fabio Zacchei (Siena Cambia) e approvata con un corposo emendamento a firma di Carolina Persi (PD) condiviso dagli stessi firmatari dell’atto. Respinto, invece, l’emendamento proposto da Pietro Staderini (Moderati di Centrodestra) che invitava l’amministrazione comunale a limitarsi a sensibilizzare i proprietari.
All’attenzione del documento sia i costi delle bollette per il pagamento dell’energia consumata sia le ripercussioni a carico della salubrità ambientale con risvolti preoccupanti sui cambiamenti climatici che, a causa dell’inquinamento, stanno interessando tutto il pianeta.
Per questo la richiesta di impegno, da parte dei consiglieri, rivolta al sindaco, alla giunta e a tutta l’amministrazione, affinché siano attivate tutte le azioni per un’adeguata pianificazione dell’efficientamento energetico degli edifici, da prevedere con norme puntuali per i proprietari, sia nel caso di nuove costruzioni sia per le ristrutturazioni straordinarie; a introdurre forme di incentivo per i proprietari che attivino interventi di efficientamento energetico, premessa l’adeguata verifica di compatibilità delle relative coperture finanziarie con gli equilibri di bilancio dell’Ente.
L’emendamento ha rafforzato in modo significativo la mozione, aggiornandola alla recente normativa in materia e contestualizzandola alle esigenze dell’oggi, come ampliando l’impegno del Comune agli edifici di sua proprietà attraverso un piano per la loro ristrutturazione, tenendo conto delle priorità e delle potenzialità di benefici post-efficientamento.
