Il sindaco ha illustrato azioni e progetti del 2013-2018
Quelle che seguono sono idee guida del Centrosinistra che consegniamo al dibattito per essere integrate. Il programma elettorale di riferimento per la nuova guida della città sarà anche il frutto del dialogo e dell’ascolto della popolazione senese con cui ci confronteremo capillarmente ed in modo trasparente. Il periodo ristretto che c’è stato fra l’effettuazione delle Primarie del PD e la formazione della coalizione avrebbe mortificato la scrittura a più mani del programma di governo e pertanto la presentazione dettagliata delle idee avverrà successivamente ed in modo pubblico. Quello che segue è pertanto solo l’elenco di alcune idee-chiave rese note durante la campagna elettorale, che pur facendo da cornice alla coalizione che ha sostenuto Bruno Valentini come sindaco si aprirà fin da subito al contributo delle forze politiche e delle forze sociali.
Siena cambia, perché i senesi chiedono che la profonda crisi delle economie e delle istituzioni non si trasformi in crisi delle speranze. Perché è orgogliosa della sua civiltà millenaria di buongoverno e di accoglienza, del suo sviluppo civile, della sua sete di giustizia sociale, del suo lavoro, della sua banca centenaria, del suo attaccamento alla democrazia e all’antifascismo. Siena cambia perché rifiuta l’immagine che della città è stata dipinta negli ultimi mesi, e rivendica con fierezza la sua appartenenza ai valori di rettitudine, di coerenza, di impegno civile, di libertà di opinione, di capacità e competenza, e soprattutto di verità e trasparenza. Valori che sono stati dilapidati da una classe dirigente responsabile delle principali scelte che ci hanno portato in questo vortice di decadenza economica e morale; valori che sono le premesse di un possibile rilancio.
1. UNA CITTA’ CHE CONTA
Il futuro della città non è un inarrestabile declino: il Monte dei Paschi può riprendersi e dobbiamo reagire al progetto di progressivo smantellamento del ruolo della banca nel territorio senese e toscano. Senza guide autorevoli ed estranee alle cause del disastro in corso, non potremmo opporci a chi intende approfittarne per portare altrove il Monte dei Paschi e ciò che ruota intorno marginalizzandoci definitivamente, in Toscana ed in Italia.
La fondazione MPS deve modificare la sua natura ed essere riferimento sicuro per un nuovo sviluppo della città, che sia aperta al mondo e capace di attingere alle idee e ai talenti della sue Università, per avviare concreti processi di innovazione. Dobbiamo dimostrare a tutta l’Italia che Siena nonostante tutto è una grande città, dove vale la pena vivere ed investire.
2. UNA NUOVA CLASSE DIRIGENTE
Un’intera classe dirigente ha dimostrato di non avere la competenza e la qualità per svolgere i compiti ai quali era stata chiamata. Chi ha causato i problemi di Siena non può pretendere di essere la soluzione. Tutte le nomine di competenza comunale saranno selezionate con rigore, secondo criteri di competenza, onestà e merito, evitando cumuli di incarichi e conflitti di interesse, separando politica e gestione, e chiedendo ai nominati la massima trasparenza, con report costanti e confronti con i cittadini sull’attività svolta e sui risultati degli enti od aziende in cui sono coinvolti.
3. SIENA DIVENTA PIU’ GIOVANE
Perché non obbliga più i suoi ragazzi ad allontanarsi per trovare una casa, un giusto costo della vita, e servizi dedicati; perché rilancia il suo ruolo di città universitaria e costruisce nuove occasioni di lavoro. Lavoreremo a politiche decisive in chiave territoriale per permettere alle giovani generazioni di stabilirsi a Siena: la città ha infatti un problema di dimensione territoriale inadeguata, che ha comportato anche un grave effetto di riduzione del suolo disponibile e quindi caro-prezzi della case, migrazione verso i Comuni vicini, stagnazione ed invecchiamento della popolazione. L’area senese va finalmente integrata: solo così potremo offrire una casa al giusto prezzo, e nello stesso tempo più servizi dedicati ad una nuova domanda di giovani famiglie, asili nido e aree verdi, ed un costo della vita che di conseguenza si dovrà adeguare. Siena non può più permettersi di non avere una popolazione giovane.
4. SIENA CAMBIA DIMENSIONE
Strategie di governo del territorio, per una “grande Siena”. Il piano urbanistico di Siena è in gran parte inservibile: grandi progetti irrealistici, volumetrie ridondanti, regole ingestibili, innestate su normative regionali e nazionali altrettanto farraginose e spesso contraddittorie. Poiché a Siena ci saranno poche risorse per nuove opere pubbliche e perfino per la manutenzione ordinaria del patrimonio, è essenziale puntare sulla compartecipazione dei privati, attraverso un uso trasparente ed intelligente della perequazione: è necessaria una modifica sostanziale degli attuali strumenti urbanistici in vigore. Proporremo ai Comuni vicini l’integrazione delle politiche di governo del territorio, nelle forme più efficaci ed in quelle che deriveranno dalla ridefinizione delle competenze fra Comuni, Province e Regioni. Lo spazio senese In Toscana non potrà essere marginale o comunque secondario ed in questo senso la collaborazione con i territori di Arezzo e Grosseto sarà fondamentale per produrre una progettualità più alta, a cominciare dalle politiche dei servizi pubblici.
5. POLITICHE PER LAVORO E SVILUPPO ECONOMICO
Il lavoro, prima di tutto. Giusto, ma per conseguire questo risultato senza limitarsi a declamarlo occorre un’impresa che quel lavoro lo inventi e lo paghi, garantendo dignità al lavoro. Non stiamo facendo abbastanza per tutelare ed attrarre le imprese, senza le quali non ci sono nemmeno le tasse per governare la società. Dobbiamo cambiare il rapporto con il mondo delle professioni e dei servizi, il mondo del Commercio, il sistema di accoglienza turistica, per puntare ad uno standard europeo, le strategie per l’artigianato, per creare reti tematiche di piccole e medie imprese delle filiere di eccellenza ed il loro lancio in Politiche di brand a livello internazionale associato a settori di successo e solidità economica del nostro paese.
6. QUALITA’ DELL’ACCOGLIENZA TURISTICA
Tutte le città sono belle, anche se poche lo sono come Siena. La differenza è fra quelle che hanno un sistema di accoglienza turistica ben organizzata e quelle che non ce l’hanno. Puntare sui servizi di base sul territorio per portare Siena a livelli di accoglienza in linea con gli standard internazionale, creando reali opportunità occupazionali e di fatturato per le imprese. Valorizzare lo straordinario patrimonio artistico, culturale, ambientale ed enogastronomico permanente, con particolare attenzione alla Francigena ed al turismo sostenibile (bicicletta, trekking, ecc.).
7. SIENA CAMBIA MUSICA
Siena deve dare spazio, fiducia e autonomia a chi fa della cultura un lavoro. Cedere in concessione i locali e gli spazi comunali, incentivare la loro gestione da parte delle associazioni di cittadini. Alla guida della ricrescita culturale devono esserci le attività del tessuto locale, per mantenere una identità e resistere al diffuso conformismo. Insomma, “spossessarsi” del potere per liberare energie e dare al gestore la responsabilità, perché l’alternativa è l’insostenibilità della struttura e la non sopravvivenza stessa dei locali. E sul Santa Maria della Scala, prima si devono definire i suoi contenuti e poi, di conseguenza, la gestione.
8. ANTICA E NUOVA SOLIDARIETA’
Una città che non rinuncia alla sua idea di giustizia sociale. Nonostante la disperata riduzione delle risorse, i servizi non dovranno mai lasciare sole o ai margini le persone anziane e in difficoltà, riconsiderando la gestione e l’organizzazione di tutte le strutture d’assistenza, sanitarie ed ospedaliere in genere.
9. SIENA CAMBIA LA QUALITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE
Per un Comune efficiente e semplice, vicino e amico del cittadino. Un comune con un progetto per usare bene le risorse pubbliche e mobilitare quelle private; un Comune che vuole costituire il governo della “Grande Siena”, che vuole il controllo dei cittadini sul funzionamento dei servizi, e i cui funzionari si sentano parte attiva e competente del cambiamento. Il rispetto delle professionalità esistenti, con il miglioramento della fiducia nel proprio lavoro deve essere alla base del rilancio della macchina amministrativa. Il Comune di Siena torna alla dignità della sua tradizione di amministrazione, alle radici della sua storia secolare.
10. LINK ALL’EUROPA E AL MONDO
La Grande Siena, nella sua rinnovata dimensione territoriale, dovrà dialogare con le altre città della Toscana per le reti infrastrutturali, per le nuove politiche energetiche e ambientali, per la collaborazione tra i sistemi universitari e per le politiche turistiche ed economiche. La nostra città deve guardare alla dimensione internazionale a partire da quella europea: il programma deve essere concreto e credibile, perché è costruito intorno a EUROPA 2020, la strategia dell’Unione Europea per la programmazione dei finanziamenti 2014-2020.