Presentato il progetto che coinvolge anche Siena

di Giacomo Zanibelli
SIENA. Quest’oggi (8 marzo), l’evento “CircOLIamo” , è approdato a Siena. Il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati ha organizzato un tour per tutti i capoluoghi di provincia italiani al fine di promuovere il riciclo degli oli. Sotto la Fortezza Medicea si è tenuta la giornata promozionale per tutti i bambini delle scuole senesi per promuovere un sentimento al riciclaggio tra le giovani generazioni. L’iniziativa è patrocinata a livello nazionale dal Ministero dell’Ambiente e dal Segretariato Sociale Rai. Dalle 9 alle 11 i ragazzi senesi hanno potuto apprendere tutte le fasi del riciclaggio per poi cimentarsi nel gioco dell’olio attraverso un meccanismo formativo volto a far apprendere i giovani tramite l’attività ludica. Erano presenti all’iniziativa Gabriele Berni, assessore all’ambiente Provincia di Siena, Alessandro Cannamela, assessore all’Ambiente del Comune di Siena, ed il direttore della comunicazione del consorzio Antonio Mastrostefano. Nel corso della conferenza sono stati presentati anche i risultati delle operazioni di riciclaggio in Provincia di Siena. Sono oltre 750 tonnellate di oli usati che il nostro territorio è riuscito a recuperare evitando così gravi problemi di inquinamento, basti pensare che 4kg di olio per motore, se versati in mare, possono inquinare una superficie pari ad un campo da calcio. L’obiettivo di “Circoliamo” è proprio questo: sensibilizzare le persone ad un corretto smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi. Nel 2011 il consorzio ha raccolto in tutta Italia 189.267 tonnellate di oli usati, raggiungendo così oltre il 95% del potenziale raccoglibile.“I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Antonio Mastrostefano – ma il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%. E per fare ciò abbiamo bisogno della collaborazione di tutti, dalle amministrazioni alle imprese, passando per i singoli cittadini”. Anche Cannamela e Berni hanno apprezzato molto l’iniziativa evidenziando come nel nostro territorio ci si stia adoperando per la realizzazione di isole ecologiche appropriate in ogni comune della provincia. I cittadini ad oggi possono portare i rifiuti liquidi da smaltire al centro di compostaggio di Renaccio che è aperto dal lunedì al sabato dalle 7,30 alle 13. Cerchiamo adesso di comprendere meglio quali sono i reali danni che gli oli possono provocare all’ambiente.
Berni ha sottolineato che quella dello smaltimento dei rifiuti è una problematica consolidata ma ciò non corrisponde sempre alla buona pratica trai cittadini. Dal punto di vista del riciclo dell’olio la provincia di Siena dispone di 38 stazioni ecologiche autorizzate e soltanto un comune dei 36 presenti nel territorio provinciale non ha un’area di smaltimento (si tratta del Comune di Trequanda, che tuttavia ha stipulato una convenzione con Sinalunga per il trattamento dei rifiuti oleosi). Sia l’amministrazione provinciale che quella comunale hanno auspicato un incremento dell’attività di riciclaggio e di sensibilizzazione degli utenti, oltre ad un monitoraggio dell’effettiva attività di smaltimento, nonostante il nostro territorio sia ben gestito dal punto di vista del riciclaggio rispetto ad altre realtà territoriali.
L’olio lubrificante usato è ciò che è possibile recuperare alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari di fabbriche ed industrie, nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli. Non essendo biodegradabile tale composto se disperso nell’ambiente provoca danni irreparabili e quindi è necessario fare una buona azione di prevenzione a difesa del territorio.
I cittadini per tutte le informazioni sui metodi di smaltimento e sui luoghi in cui portare i rifiuti possono chiamare il numero verde del consorzio 800 863 048 o consultare il sito internet www.coou.it. Si deve ricordare che l’olio usato è un’importante risorsa economica perché può essere rigenerato per creare un nuovo lubrificante con le stesse caratteristiche di quello da cui deriva. Il riutilizzo degli oli ha portato in Italia ad un risparmio complessivo di quasi 2,9 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio.
(Foto Corrado De Serio)