I Cittadini di Siena porranno la questione direttamente all'assessore regionale Marroni durante l'incontro organizzato in Fortezza

SIENA. La CISL di Pistoia minaccia esposti alla Procura della Repubblica, la vice-sindaca di Firenze alza prepotentemente la voce, le Misericordie toscane si azzuffano tra loro, il sindaco di Arezzo si prepara addirittura alla guerra (contro Siena). Ma cosa è successo nella sanità toscana di tanto grave da dar luogo a reazioni così scomposte? L’oggetto del contendere è il servizio 118 di emergenza/urgenza, più precisamente la sua collocazione. Si dà il caso che la Regione Toscana, nella sua originale versione della spending review, abbia deciso che una Centrale Operativa 118 in ogni ASL non vada più bene per cui, col segreto (ma non troppo) intento di arrivare ad una Centrale Operativa unica regionale localizzata a Firenze, la cui sede è per l’appunto già in costruzione vicino al CTO con un impegno di spesa di circa sei milioni di euro, nel dicembre 2012 ha deciso un primo accorpamento del servizio deliberando di passare, entro l’anno in corso, a tre sole Centrali Operative, una per ogni Area Vasta.
Nella nostra Area Vasta la scelta cadrà tra Arezzo e Siena, naturalmente dopo che nei due anni precedenti sono stati spesi ben tre milioni di euro per sistemare le tre sedi oggi esistenti (c’è anche Grosseto, che tace). Se la logica trovasse posto in questi processi decisionali non ci sarebbe storia: Siena ha tutto, soprattutto una grande qualità del servizio offerto anche grazie alla collaborazione con Le Scotte, per essere la sede naturale della Centrale Operativa unica 118 di Area Vasta. Purtroppo però la storia insegna che queste decisioni si fondano su rapporti di forza ed allora dobbiamo esternare tutta la nostra preoccupazione perché, mentre il sindaco Fanfani di Arezzo si mette l’elmetto e, sempre ad Arezzo, si organizzano convegni ad hoc per procurarsi l’appoggio bipartisan di autorevoli consiglieri regionali, a Siena tutto (o quasi) tace.
Avremmo voluto chiedere in consiglio comunale al sindaco Valentini cosa intende fare in proposito nella sua veste anche di Presidente della Convergenza dei Sindaci e quindi massimo garante del nostro diritto alla salute, ma pare che non ce ne sarà il tempo. Vorrà dire che la stessa questione la porremo invece all’assessore regionale Marroni, la sera stessa del consiglio, nella sede più informale della Festa Democratica. Siamo sicuri che anche molti Colleghi della maggioranza condivideranno questa azione per mantenere a Siena un servizio così importante, con un impegno che non ha e non può avere alcuna connotazione di parte perché in favore della comunità tutta.
Cittadini di Siena