
SIENA. I risultati della ricerca de “Il Sole 24 ore” sulla qualità della vita fotografano un’Italia nella quale Siena, con il suo secondo posto dietro Bolzano, si conferma una delle province del Paese dove si vive meglio. Un risultato molto positivo che, tra benessere e segnali di crisi, merita di essere analizzato con attenzione. Siena va “molto forte” nella propensione ad investire e nell’imprenditoria “under 30”, due fattori estremamente importanti nell’ottica di un territorio che intende guardare al presente ed al futuro investendo non solo su quel patrimonio culturale che lo rende unico e conosciuto in tutto il mondo, ma anche su nuovi filoni di sviluppo, potendo contare su un tessuto già molto esteso
di piccole e medie imprese. In questo senso assume ancora più valore l’ottimo risultato ottenuto nell’indice di “creatività”, inserito quest’anno per la prima volta nella ricerca, e quello relativo alle potenzialità turistiche, sulle quali Siena rimane ai “piani alti della classifica”. Il territorio senese, inoltre, continua “a tenere” su tutti i parametri legati al sociale, all’educazione e al tempo libero, considerando, in questo
ambito, anche la propensione all’associazionismo e alle attività sportive, molto radicata su tutta la provincia. Accanto a molte luci, però, ci sono anche alcune ombre, in settori, per altro, determinanti. Penso al dato negativo della quota di esportazioni rispetto al Pil o al tasso di
disoccupazione che ci vede nel mezzo della classifica, appena sotto a Grosseto. Continuiamo, invece, ad essere ai vertici, purtroppo, per quanto riguarda il costo elevato delle abitazioni, mentre sono deludenti i risultati sul fronte degli investimenti per la formazione e lo spirito di
iniziativa. Vanno registrati anche voti piuttosto bassi nella pagella relativa alle pratiche ambientali ed ecologiche. Credo che il tema del lavoro, anche nel nostro territorio come per molte altre realtà, si intrecci con tutti questi indicatori in maniera determinante per
raccontare la quotidianità e le aspettative dei senesi. La nostra provincia, purtroppo deve continuare a far fronte a molte situazioni di crisi, come in questi ultimi due anni ha fatto l’amministrazione provinciale seguendo e gestendo decine di situazioni di difficoltà aziendali. Penso alle
fortissime criticità che presenta il piano industriale Mps, sul quale è irrinunciabile trovare un accordo nell’interesse primario dei lavoratori, della Banca e della città; a Siena Biotech che vede molte persone in una situazione di precarietà e di incertezza occupazionale e a tutte quelle piccole e medie imprese che magari non fanno notizia sui giornali ma che si ripercuotono sulla vita di migliaia di senesi e delle loro famiglie. Il lavoro della politica e delle istituzioni, in questi anni difficili deve continuare ad essere a sostegno dei lavoratori e delle aziende, impegnandoci ancora di più sul fronte dell’attrattività del nostro territorio. E’ con questo spirito che, in un quadro di minori risorse, ci dovremo impegnare, come è stato fatto negli ultimi mesi di governo, a intercettare nuovi filoni di finanziamento dall’esterno attraverso progetti innovativi e che guardano fuori dalle mura della città. Lo dobbiamo fare senza trionfalismi per i risultati che ancora oggi premiano Siena e senza sottovalutare la gravità della crisi che stiamo vivendo, ma con la consapevolezza che i dati sulla qualità della vita rappresentano una base solida da cui ripartire tutti insieme.
Franco Ceccuzzi, candidato alle primarie del centrosinistra per la carica di sindaco di Siena
di piccole e medie imprese. In questo senso assume ancora più valore l’ottimo risultato ottenuto nell’indice di “creatività”, inserito quest’anno per la prima volta nella ricerca, e quello relativo alle potenzialità turistiche, sulle quali Siena rimane ai “piani alti della classifica”. Il territorio senese, inoltre, continua “a tenere” su tutti i parametri legati al sociale, all’educazione e al tempo libero, considerando, in questo
ambito, anche la propensione all’associazionismo e alle attività sportive, molto radicata su tutta la provincia. Accanto a molte luci, però, ci sono anche alcune ombre, in settori, per altro, determinanti. Penso al dato negativo della quota di esportazioni rispetto al Pil o al tasso di
disoccupazione che ci vede nel mezzo della classifica, appena sotto a Grosseto. Continuiamo, invece, ad essere ai vertici, purtroppo, per quanto riguarda il costo elevato delle abitazioni, mentre sono deludenti i risultati sul fronte degli investimenti per la formazione e lo spirito di
iniziativa. Vanno registrati anche voti piuttosto bassi nella pagella relativa alle pratiche ambientali ed ecologiche. Credo che il tema del lavoro, anche nel nostro territorio come per molte altre realtà, si intrecci con tutti questi indicatori in maniera determinante per
raccontare la quotidianità e le aspettative dei senesi. La nostra provincia, purtroppo deve continuare a far fronte a molte situazioni di crisi, come in questi ultimi due anni ha fatto l’amministrazione provinciale seguendo e gestendo decine di situazioni di difficoltà aziendali. Penso alle
fortissime criticità che presenta il piano industriale Mps, sul quale è irrinunciabile trovare un accordo nell’interesse primario dei lavoratori, della Banca e della città; a Siena Biotech che vede molte persone in una situazione di precarietà e di incertezza occupazionale e a tutte quelle piccole e medie imprese che magari non fanno notizia sui giornali ma che si ripercuotono sulla vita di migliaia di senesi e delle loro famiglie. Il lavoro della politica e delle istituzioni, in questi anni difficili deve continuare ad essere a sostegno dei lavoratori e delle aziende, impegnandoci ancora di più sul fronte dell’attrattività del nostro territorio. E’ con questo spirito che, in un quadro di minori risorse, ci dovremo impegnare, come è stato fatto negli ultimi mesi di governo, a intercettare nuovi filoni di finanziamento dall’esterno attraverso progetti innovativi e che guardano fuori dalle mura della città. Lo dobbiamo fare senza trionfalismi per i risultati che ancora oggi premiano Siena e senza sottovalutare la gravità della crisi che stiamo vivendo, ma con la consapevolezza che i dati sulla qualità della vita rappresentano una base solida da cui ripartire tutti insieme.
Franco Ceccuzzi, candidato alle primarie del centrosinistra per la carica di sindaco di Siena