Il deputato di FdI-An intende far luce sulle cause delle voci che, già alcuni mesi fa, davano Matera vincitrice del titolo
Nell’atto di sindacato ispettivo si premette “che però ormai da mesi molte voci, sia tra gli addetti ai lavori, sia mediante la rete , il web ed i social network, financo alle società di scommesse davano la città di Matera come sicura vincitrice del titolo, cosa avvenuta poi lo scorso 17 ottobre” e che “che nel gruppo dirigente vicino al Presidente del Consiglio Renzi figurano molti esponenti politici della Basilicata tra cui l’On. Gianni Pittella Presidente del Gruppo dei Democratici in Europa e Vice Presidente del Parlamento Europeo, gli On. De Filippo e Bubbico, componenti del Governo Renzi, e Giampaolo D’Andrea già Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali e attuale Capo di Gabinetto del Ministro dei Beni Culturali On. Dario Franceschini.”
Il Parlementare toscano del partito di Giorgia Meloni continua ricordando come ” addirittura alcuni giornali nazionali si sono occupati di tale questione, come il “Fatto Quotidiano” del 19 ottobre u.s. con un articolo a firma di Antonello Caporale dove si legge testualmente: “La terra dove Cultura fa rima con Petrolio Matera diventa capitale europea nel 2019 ma con lo “sblocca Italia” il governo ha dato Ok alle trivellazioni selvagge. E se fosse uno scambio?” e dove si rincara la dose con riferimenti ai fratelli Pittella. Caporale scrive che “Lo scambio, è accusa senza prove però, sarebbe: tu mi fai bucare e io ti premio. Certo è che la classe dirigente che governa la Regione non è stata mai – dai tempi di Emilio Colombo, un dominas democristiano che per un trentennio interpretò le istanze di quella terra remota – così vicina al cuore del potere. La famiglia Pittella ha messo radici a Strasburgo, dove con Gianni guida il gruppo parlamentare europeo, e a Potenza domina la regione con il fratello minore Marcello.” Ed è ancora Caporale che scrive che “ La famiglia Pittella ha messo radici a Strasburgo e a Potenza domina la Regione (con un’adesione totale alla linea dei tagli di Renzi) imprevidenza. Ma forse quelle parole così avventate erano frutto dell’entusiasmo (o fìglie del debito da saldare).
Ma la Basilicata a Roma gode di altri sponsor eccellenti: due ex governatori oggi al governo (De Filippo alla Salute, Bubbico all’Interno) e poi, distanziato negli affetti del leader, il capogruppo alla Camera del Pd Roberto Speranza.”
Totaro da atto nella sua interrogazione che “comunque la città di Matera è un gioiello da valorizzare ed ha una storia di tutto rispetto con le meraviglie dei “sassi”, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e che aveva i presupposti per poter raggiugere questo importante titolo”.
I Ministri dei Beni Culurali Franceschini ed il Ministro dell’Interno Alfano dovranno dunque rispondere nell’Aula della Camera se “siano a conoscenza delle vicende narrate in premessa e se si intendono ricercare le cause delle voci che già da alcuni mesi, ancor prima che i progetti ultimativi della sei città candidate venissero ad esser messi a conoscenza della commissione giudicatrice, davano per Matera la “sicura vincente” del titolo di città Capitale della Cultura Europea ed i motivi di tale scelta, preferita alle altre città finaliste.Infine Totaro chiede “se si intendano ricercare eventuali responsabilità civili e/o penali ove risultassero dall’approfondimento della vicenda”.
Il testo completo dell’interrogazione Parlamentare:
CAMERA DEI DEPUTATI
Al Ministro dei Beni Culturali
Al Ministro degli Interni
PREMESSO:
– che nei giorni scorsi è stato assegnato alla città di Matera il titolo di città “Capitale Europea della Cultura 2019”;
– che tale nomina è avvenuta dopo anni in cui molte città candidate sono arrivate ad una fase finale con sei finaliste;
– che tra le altre città finaliste figuravano anche le città di Lecce, Ravenna, Cagliari, Siena e Perugia;
– che però ormai da mesi molte voci, sia tra gli addetti ai lavori, sia mediante la rete , il web ed i social network, financo alle società di scommesse
davano la città di Matera come sicura vincitrice del titolo, cosa avvenuta poi lo scorso 17 ottobre;
– che nel gruppo dirigente vicino al Presidente del Consiglio Renzi figurano molti esponenti politici della Basilicata tra cui l’On. Gianni Pittella Presidente del Gruppo dei Democratici in Europa e Vice Presidente del Parlamento Europeo, gli On. De Filippo e Bubbico, componenti del Governo Renzi, e Giampaolo D’Andrea già Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali e attuale Capo di Gabinetto del Ministro dei Beni Culturali On. Dario Franceschini;
Ma la Basilicata a Roma gode di altri sponsor eccellenti: due ex governatori oggi al governo (De Filippo alla Salute, Bubbico all’Interno) e poi, distanziato negli affetti del leader, il capogruppo alla Camera del Pd Roberto Speranza.”
– che comunque la città di Matera è un gioiello da valorizzare ed ha una storia di tutto rispetto con le meraviglie dei “sassi”, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e che aveva i presupposti per poter raggiugere questo importante titolo.
PER SAPERE:
– se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza delle vicende narrate in premessa;
– se si intendono ricercare le cause delle voci che già da alcuni mesi, ancor prima che i progetti ultimativi della sei città candidate venissero ad esser messi a conoscenza della commissione giudicatrice, davano per Matera la “sicura vincente” del titolo di città Capitale della Cultura Europea ed i motivi di tale scelta, preferita alle altre città finaliste;
– se si intendano ricercare eventuali responsabilità civili e/o penali ove risultassero dall’approfondimento della vicenda.
On. Achille Totaro
