
SIENA. Una lettera per richiedere al Comune di Firenze un incontro urgente per avere chiarimenti sull’ipotesi di spostamento di tutti i capolinea delle linee extraurbane da Piazza Stazione Santa Maria Novella alla zona della Leopolda. E’ quella inviata da Simone Bezzini, presidente della provincia di Siena a Matteo Renzi, sindaco del Comune di Firenze che, pochi giorni fa, ha annunciato le novità che saranno introdotte nella mobilità fiorentina dall’avvio della tramvia e che dovrebbero essere attive dal 21 marzo prossimo.
“La decisione di spostare i capolinea delle linee urbane ed extraurbane dalla stazione degli autobus di Santa Maria Novella alla Leopolda – si legge nella lettera del Presidente della Provincia – avrà ricadute rilevanti su migliaia di utenti e sull’organizzazione dei servizi regionali di trasporto pubblico. Per questo ritengo sia necessaria un’approfondita e collettiva valutazione, con assoluto spirito di collaborazione e nell’interesse delle comunità che amministriamo. La nostra preoccupazione è legata al fatto che il servizio di Tpl extraurbano mantenga gli attuali livelli di qualità e riesca anche in futuro a intercettare le esigenze dei pendolari, senza incorrere nel rischio che questi ricorrano all’utilizzo del mezzo privato, provocando problemi anche e soprattutto alla viabilità della sua città”.
“La decisione di spostare i capolinea delle linee urbane ed extraurbane dalla stazione degli autobus di Santa Maria Novella alla Leopolda – si legge nella lettera del Presidente della Provincia – avrà ricadute rilevanti su migliaia di utenti e sull’organizzazione dei servizi regionali di trasporto pubblico. Per questo ritengo sia necessaria un’approfondita e collettiva valutazione, con assoluto spirito di collaborazione e nell’interesse delle comunità che amministriamo. La nostra preoccupazione è legata al fatto che il servizio di Tpl extraurbano mantenga gli attuali livelli di qualità e riesca anche in futuro a intercettare le esigenze dei pendolari, senza incorrere nel rischio che questi ricorrano all’utilizzo del mezzo privato, provocando problemi anche e soprattutto alla viabilità della sua città”.
“Per queste ragioni –afferma il presidente della Provincia – sono a richiedere al vostro Comune e agli altri soggetti che, a vario titolo, sono coinvolti nella vicenda un incontro di approfondimento sui problemi che il progetto solleva, a partire dalla tempistica. Questo consentirebbe di effettuare valutazioni ponderate e di individuare le risposte più adeguate sia per i cittadini di Firenze che per tutti gli altri utenti dei servizi pubblici di mobilità che provengono da tutta la Regione, compresa la nostra Provincia”.