La Polizia ha trovato la refurtiva nella sua casa

SIENA. Nel quadro dei servizi che il questore Giancarlo Benedetti ha disposto ormai da alcune settimane per prevenire e contrastare il fenomeno dei furti in abitazione, ieri sera (12 dicembre) l’attenzione degli uomini della Squadra Mobile è stata attirata in via del Vecchietta da un giovane che camminava trafelato e guardandosi intorno. I poliziotti, in borghese, hanno seguito per un tratto il sospettato, che, però, ad un certo punto, ha cercato di scappare, gettando via un paio di guanti da lavoro. Fermato, aveva in tasca una torcia elettrica, che, assieme ai guanti da lavoro buttati poco prima, è subito apparsa ai poliziotti l’armamentario tipico del topo d’appartamento.
Anche se G. M., 26 enne albanese, ha tenuto con i poliziotti la bocca cucita, rifiutando di rispondere alle domande e dando indicazioni fuorvianti, gli investigatori hanno ugualmente individuato l’abitazione nel centro storico, presa in affitto “in nero”, dove l’albanese viveva da circa un mese dopo aver alloggiato per tre settimane in un noto albergo cittadino. Gli uomini della Squadra Mobile hanno trovato denaro, un bilancino di precisione utilizzato per pesare oro e preziosi, vari oggetti di bigiotteria, alcuni dei quali sono stati riconosciuti come propri da un’anziana che ha subito un furto in casa lo scorso 6 dicembre.
Con gli elementi a disposizione, non c’è stato alcun dubbio che ci si trovasse di fronte ad un ladro di abitazioni, anzi tutto conduce a concludere che al giovane albanese possano essere attribuiti i numerosi furti verificatisi negli ultimi tempi nella Contrada del Bruco ed a Ravacciano. G. M. è stato così sottoposto a fermo di indiziato di delitto e condotto, in stato di arresto, al carcere “Santo Spirito” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Anche se G. M., 26 enne albanese, ha tenuto con i poliziotti la bocca cucita, rifiutando di rispondere alle domande e dando indicazioni fuorvianti, gli investigatori hanno ugualmente individuato l’abitazione nel centro storico, presa in affitto “in nero”, dove l’albanese viveva da circa un mese dopo aver alloggiato per tre settimane in un noto albergo cittadino. Gli uomini della Squadra Mobile hanno trovato denaro, un bilancino di precisione utilizzato per pesare oro e preziosi, vari oggetti di bigiotteria, alcuni dei quali sono stati riconosciuti come propri da un’anziana che ha subito un furto in casa lo scorso 6 dicembre.
Con gli elementi a disposizione, non c’è stato alcun dubbio che ci si trovasse di fronte ad un ladro di abitazioni, anzi tutto conduce a concludere che al giovane albanese possano essere attribuiti i numerosi furti verificatisi negli ultimi tempi nella Contrada del Bruco ed a Ravacciano. G. M. è stato così sottoposto a fermo di indiziato di delitto e condotto, in stato di arresto, al carcere “Santo Spirito” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.