... mentre Arezzo ce l'ha da anni e Grosseto l'avrà ad inizio 2013

Gentile Direttore,
i provvedimenti presi dall’Assessore regionale alla Sanità Marroni nel disperato tentativo di recuperare in due mesi duecento milioni di euro per chiudere il bilancio in pareggio ed evitare il commissariamento (che impedirebbe al presidente Rossi di proporsi a Bersani come ministro della Sanità) stanno creando problemi gravissimi ai pazienti oncologici. In particolare questi pazienti si trovano nella impossibilità di eseguire la PET, il più importante esame diagnostico per l’inquadramento dei tumori, in tempi utili se non pagando di tasca loro 850 euro in quanto le convenzioni con i privati sono state unilateralmente interrotte e le poche strutture pubbliche dotate di tomografi PET hanno lunghe liste di attesa, incompatibili con le loro peculiari esigenze.
Il danno è particolarmente grave per i pazienti oncologici senesi in quanto il nostro Policlinico è l’unica Azienda Ospedaliera toscana priva di PET nonostante la gara per acquistarla sia stata espletata nel lontano 2005. Quando in commissione sanità al Direttore Morello dal sottoscritto vennero chieste spiegazioni in proposito la risposta, incredibile ma vero, fu che mancava una autorizzazione del Comune per poter continuare i lavori del cantiere della PET. Sono passati molti mesi ed abbiamo un nuovo direttore generale, Tosi, che ci dicono sconcertato dalla situazione che ha trovato alle Scotte, ma sulla PET tutto tace e i pazienti continuano a vagare per la Toscana, ora il più delle volte a spese loro.
A chiacchiere Le Scotte sono l’ospedale principale dell’Area Vasta, ma nei fatti, mentre i senesi dovranno aspettare di fare la PET nel loro ospedale ancora chissà quanto, ad Arezzo la PET funziona da anni e a Grosseto partirà ai primi del nuovo anno, con un mezzo mobile. Ed allora, in attesa che con maggiore autorevolezza lo faccia la Conferenza dei Sindaci, chiediamo pubblicamente e cortesemente al DG Tosi, che deve richiedere la variante edilizia, e al Commissario Laudanna, che deve concederla il più celermente possibile, quando potranno i cittadini senesi effettuare questo indispensabile esame diagnostico nel loro ospedale. Invochiamo anche l’intervento del Prefetto di Siena dott. Renato Saccone, che conosciamo come persona colta e sensibile, perché si impegni in prima persona per risolvere questa incresciosa situazione che tanti disagi infligge ai cittadini.
Enrico Tucci
Ex membro Commissione Sanità comune di Siena