Bonocore conferma che il mandate fu protocollato

SIENA. (a. m.) E’ ripreso questa mattina (12 febbraio) il processo sulla ristrutturazione del derivato Alexandria tra Banca Mps e Banca Nomura per il quale sono imputati di ostacolo alle autorità di vigilanza l’ex presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari, l’ex dg Antonio Vigni e l’ex responsabile dell’area finanza Gianluca Baldassari, questi ultimi due presenti in aula. In corso la deposizione del primo testimone di oggi Carmine Bonocore. Buonocore nel 2009, quando fu sottoscritto il contratto con Nomura, era il responsabile della segreteria del direttore generale Antonio Vigni. Il testimone ha confermato che il mandate fu protocollato e pertanto nella disponibilità della direzione. Il documento riguardante l’accordo tra la Banca giapponese Nomura e Banca Mps per la ristrutturazione del derivato Alexandria “era stato protocollato”, ha precisato. Quel documento è al centro del processo in corso perché l’accusa sostiene che era stato nascosto alle autorità di vigilanza, mentre da parte delle difese viene puntualizzato che si trattava di un documento noto, custodito nella cassaforte del direttore generale, in cui c’erao anche lo stesso mandate agreement che Banca Nomura aveva a sua volta sottoscritto e inviato a Banca Mps. Bonocore ha ricordato in udienza che “venivano protocollati tutti i documenti che impegnavano la banca” secondo “le disposizioni che Vigni aveva dato su tutto ciò che firmava”. Bonocore ha aggiunto di avere saputo del documento il 31 luglio del 2009, quando gli fu detto di protocollarlo. Secondo Enrico De Martino, legale di Vigni, “l’udienza ha confermato ciò che ha detto il mio cliente. Cioè le modalità con le quali il documento è stato conservato, protocollato e a disposizione di tutti e che nulla era stato occultato”. Bonocore ha parlato anche del rapporto dell’ex-Dg con Mussari “basato nel rispetto dei ruoli formali con una certa referenza verso il presidente”. “Vigni non ha mai fatto pesare il suo ruolo gerarchico, la sua parola non era mai quella finale e ci teneva che le decisioni fossero condivise da tutti”, ha aggiunto. Dopo Bonocore sonostati ascoltati altri 3 testimoni, tutti dell’area finanza di Mps.
Domani saranno interrogati due testimoni dell’area finanza di Mps.
Il presidente Leonardo Grassi domani lascerà l’incarico di presidente del tribunale per trasferirsi alla corte di appello di Bologna, ma continuerà a presiedere il processo, che, dopo l’udienza di domani, proseguirà ai primi di marzo. Saranno 19 i testi ammessi senza riserva ma il loro numero potrebbe anche diminuire. Sette di loro saranno ascoltati il 7 marzo, altri 7 il 21 marzo e i rimanenti il 7 aprile.
Domani saranno interrogati due testimoni dell’area finanza di Mps.
Il presidente Leonardo Grassi domani lascerà l’incarico di presidente del tribunale per trasferirsi alla corte di appello di Bologna, ma continuerà a presiedere il processo, che, dopo l’udienza di domani, proseguirà ai primi di marzo. Saranno 19 i testi ammessi senza riserva ma il loro numero potrebbe anche diminuire. Sette di loro saranno ascoltati il 7 marzo, altri 7 il 21 marzo e i rimanenti il 7 aprile.