SIENA. "Il responsabile provinciale di CasaPound Siena, Gabriele Taddei, ha subito ieri un'aggressione antifascista all'interno del dipartimento di Archeologia dell'Università degli Studi di Siena". Lo rende noto CasaPound Siena stessa, in un comunicato ufficiale, precisando che "il coordinatore si è recato presso il pronto soccorso dell'Ospedale de Le Scotte per gli accertamenti del caso".
"L'aggressione – racconta Taddei – è avvenuta mentre, con la mia fidanzata, stavo facendo visitare la città ed i vari dipartimenti dell'Università ad un amico del nord Italia, quando ho ricevuto improvvisamente l'attacco. Quest'aggressione obbedisce ad una precisa strategia della tensione creata a tavolino, i cui precedenti sono noti a tutti: i continui danneggiamenti al portone della nostra sede di via Stalloreggi, l'aggressione ad una nostra militante del Blocco Studentesco, le minacce di morte ricevute da un'altra nostra studentessa militante e molti piccoli episodi di pressione nei nostri confronti".
"Puntualizzando che, a differenza di quanto espresso su taluni media cittadini, nessuna denuncia è stata presentata, ci sentiamo in dovere di far sapere a tutti quanti ci apprezzano e stimano che queste manovre reazionarie non fermeranno le nostre attività culturali, aggregative e sociali", così termina la nota di CasaPound Siena, aggiungendo che "il nostro movimento da anni lavora quotidianamente per portare avanti proposte per il bene di Siena e della Nazione tutta e non saranno pochi soggetti manovrati dall'alto ad impedirci di realizzare una vera giustizia sociale".
"L'aggressione – racconta Taddei – è avvenuta mentre, con la mia fidanzata, stavo facendo visitare la città ed i vari dipartimenti dell'Università ad un amico del nord Italia, quando ho ricevuto improvvisamente l'attacco. Quest'aggressione obbedisce ad una precisa strategia della tensione creata a tavolino, i cui precedenti sono noti a tutti: i continui danneggiamenti al portone della nostra sede di via Stalloreggi, l'aggressione ad una nostra militante del Blocco Studentesco, le minacce di morte ricevute da un'altra nostra studentessa militante e molti piccoli episodi di pressione nei nostri confronti".
"Puntualizzando che, a differenza di quanto espresso su taluni media cittadini, nessuna denuncia è stata presentata, ci sentiamo in dovere di far sapere a tutti quanti ci apprezzano e stimano che queste manovre reazionarie non fermeranno le nostre attività culturali, aggregative e sociali", così termina la nota di CasaPound Siena, aggiungendo che "il nostro movimento da anni lavora quotidianamente per portare avanti proposte per il bene di Siena e della Nazione tutta e non saranno pochi soggetti manovrati dall'alto ad impedirci di realizzare una vera giustizia sociale".