
SIENA. Nella sala di Palazzo Patrizi di via di Città 75 Maurizio Cenni, Marcello Flores d’Arcais, Roberto Barzanti e Giuliano Catoni presenteranno, moderati da Massimo Bianchi, il prossimo giovedì 25 febbraio alle 18, il volume di Antonio Cardini Storia di Siena dal Risorgimento al miracolo economico. La città medievale in età contemporanea. Un paradigma italiano 1861-1961 (edizioni Nerbini).
All’appuntamento, ad ingresso gratuito, patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Siena, l‘autore che, dopo molti studi su temi di carattere interno ed internazionale, dedica a Siena il suo ultimo lavoro, cogliendo la città del Palio nel suo difficile inserimento nello stato nazionale unitario e nella modernizzazione del XX secolo.
Il libro analizza, infatti, la storia di Siena nel contesto più generale della storia italiana e europea esaminando il periodo 1870–1960 con la chiave di lettura del tema città–campagna, nella consapevolezza della originalità toscana, ma anche della sua esemplarità nel contesto italiano. “La città medievale in età contemporanea”, come dice il sottotitolo, esprime il disagio di tutte le realtà italiane, nate come comunali e feudali, guelfe e ghibelline, di adeguarsi alla epoca dello stato amministrativo contemporaneo, al sistema dei partiti, allo stato nazionale, allo sviluppo economico.
Partendo dalla ferrovia e passando per l’affermazione dei partiti di massa, il volume arriva fino all’avvento della società consumistica che pose fine all’Italia rurale contaminata dalla modernizzazione del Paese. Il dualismo città-campagna nel caso senese rappresenta un elemento peculiare di verifica delle tre grandi sfide della innovazione che investirono l’Italia: la società dei partiti di massa, la costruzione dello Stato e lo sviluppo economico.
“Siena – per Cardini – si configurava come una città irraggiungibile che, pur avviandosi verso la modernizzazione fin dalla metà dell’800, aveva mantenuto inalterata la sua realtà millenaria giunta intatta fino alla seconda guerra mondiale e parzialmente scardinata solo a partire dagli anni del miracolo economico”.
All’appuntamento, ad ingresso gratuito, patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Siena, l‘autore che, dopo molti studi su temi di carattere interno ed internazionale, dedica a Siena il suo ultimo lavoro, cogliendo la città del Palio nel suo difficile inserimento nello stato nazionale unitario e nella modernizzazione del XX secolo.
Il libro analizza, infatti, la storia di Siena nel contesto più generale della storia italiana e europea esaminando il periodo 1870–1960 con la chiave di lettura del tema città–campagna, nella consapevolezza della originalità toscana, ma anche della sua esemplarità nel contesto italiano. “La città medievale in età contemporanea”, come dice il sottotitolo, esprime il disagio di tutte le realtà italiane, nate come comunali e feudali, guelfe e ghibelline, di adeguarsi alla epoca dello stato amministrativo contemporaneo, al sistema dei partiti, allo stato nazionale, allo sviluppo economico.
Partendo dalla ferrovia e passando per l’affermazione dei partiti di massa, il volume arriva fino all’avvento della società consumistica che pose fine all’Italia rurale contaminata dalla modernizzazione del Paese. Il dualismo città-campagna nel caso senese rappresenta un elemento peculiare di verifica delle tre grandi sfide della innovazione che investirono l’Italia: la società dei partiti di massa, la costruzione dello Stato e lo sviluppo economico.
“Siena – per Cardini – si configurava come una città irraggiungibile che, pur avviandosi verso la modernizzazione fin dalla metà dell’800, aveva mantenuto inalterata la sua realtà millenaria giunta intatta fino alla seconda guerra mondiale e parzialmente scardinata solo a partire dagli anni del miracolo economico”.