di Serena Di Sipio
Nel 2002 all’interno del dipartimento di oncologia del policlinico Santa Maria alle Scotte, si decise di indire una gara d’appalto per munire l’ospedale di strumentazioni nuove e tecnologicamente avanzate. Finalmente, a distanza di anni, grazie all’interessamento di Morello Marchese, Direttore Generale dell’A.O.U.S., l’azienda ospedaliera universitaria ha acquistato un nuovo mammografo digitale, Senographe Essential di GE.
Il professor Walter Gioffrè, direttore della U.O.C. di Senologia del policlinico, ci ha spiegato i vantaggi di questo macchinario: consente di avere in tempo reale un’immagine digitale istantanea e, soprattutto, riduce notevolmente la quantità di radiazioni che necessariamente colpiscono le pazienti durante questo tipo di esame.
L’immagine catturata dal mammografo digitale viene mandata alla workstation, che consta di una serie di schermi digitali; qui i medici specialisti possono visualizzare l’immagine con assoluta nitidezza e con ingrandimenti dettagliati, inoltre è la macchina stessa che segnala eventuali anomalie o zone a rischio nell’immagine che si sta analizzando. Il tutto avviene istantaneamente, per cui forse il maggior vantaggio è proprio la rapidità che si ha nella valutazione dei referti.
Questa macchina di ultima generazione permette di visualizzare eventuali tumori anche in fasi iniziali (si parla quindi di 2-3 mm), cosa che invece è impensabile con i tradizionali mammografi analogici. E’ così possibile rilevare fino al 20% in più dei tumori in fase precoce. In questo modo la diagnosi diventa assai precoce e precisa e ovviamente aumentano le possibilità di curare la malattia. E’ interessante sottolineare che questo nuovo mammografo digitale prevede meno radiografie e meno proiezioni, per cui la durata dell’esame è minore e, di conseguenza, anche lo stress per le pazienti.
Il tumore della mammella è la prima causa di morte per le donne e, purtroppo, sembra che l’età a rischio si stia abbassando. A questo proposito, la Regione Toscana ha stabilito che Siena e Firenze saranno le prime città ad allargare la fascia di età in cui le donne sono chiamate a sottoporsi a questo tipo di esami, portandola dall’attuale 50-69 ai 45-74. In particolar modo a Siena la stretta collaborazione tra l’ ospedale e la USL7 offre agli utenti maggiori agevolazioni per quel che riguarda lo screening mammografico.
Attualmente i tempi d’attesa per un esame mammografico su richiesta vanno dai 30 ai 40 giorni, ma con l’arrivo di questo nuovo macchinario si pensa di poterli ridurre fino a 8-10 giorni.
Il reparto di Senologia è fornito, inoltre, di altre apparecchiature tecnologiche di supporto all’esame mammografico, quali un nuovo ecografo digitale e un tavolo operatorio per biopsie stereotassiche digitali, il massimo che la tecnologia attuale offre nella diagnostica senologica.
Nel 2002 all’interno del dipartimento di oncologia del policlinico Santa Maria alle Scotte, si decise di indire una gara d’appalto per munire l’ospedale di strumentazioni nuove e tecnologicamente avanzate. Finalmente, a distanza di anni, grazie all’interessamento di Morello Marchese, Direttore Generale dell’A.O.U.S., l’azienda ospedaliera universitaria ha acquistato un nuovo mammografo digitale, Senographe Essential di GE.
Il professor Walter Gioffrè, direttore della U.O.C. di Senologia del policlinico, ci ha spiegato i vantaggi di questo macchinario: consente di avere in tempo reale un’immagine digitale istantanea e, soprattutto, riduce notevolmente la quantità di radiazioni che necessariamente colpiscono le pazienti durante questo tipo di esame.
L’immagine catturata dal mammografo digitale viene mandata alla workstation, che consta di una serie di schermi digitali; qui i medici specialisti possono visualizzare l’immagine con assoluta nitidezza e con ingrandimenti dettagliati, inoltre è la macchina stessa che segnala eventuali anomalie o zone a rischio nell’immagine che si sta analizzando. Il tutto avviene istantaneamente, per cui forse il maggior vantaggio è proprio la rapidità che si ha nella valutazione dei referti.
Questa macchina di ultima generazione permette di visualizzare eventuali tumori anche in fasi iniziali (si parla quindi di 2-3 mm), cosa che invece è impensabile con i tradizionali mammografi analogici. E’ così possibile rilevare fino al 20% in più dei tumori in fase precoce. In questo modo la diagnosi diventa assai precoce e precisa e ovviamente aumentano le possibilità di curare la malattia. E’ interessante sottolineare che questo nuovo mammografo digitale prevede meno radiografie e meno proiezioni, per cui la durata dell’esame è minore e, di conseguenza, anche lo stress per le pazienti.
Il tumore della mammella è la prima causa di morte per le donne e, purtroppo, sembra che l’età a rischio si stia abbassando. A questo proposito, la Regione Toscana ha stabilito che Siena e Firenze saranno le prime città ad allargare la fascia di età in cui le donne sono chiamate a sottoporsi a questo tipo di esami, portandola dall’attuale 50-69 ai 45-74. In particolar modo a Siena la stretta collaborazione tra l’ ospedale e la USL7 offre agli utenti maggiori agevolazioni per quel che riguarda lo screening mammografico.
Attualmente i tempi d’attesa per un esame mammografico su richiesta vanno dai 30 ai 40 giorni, ma con l’arrivo di questo nuovo macchinario si pensa di poterli ridurre fino a 8-10 giorni.
Il reparto di Senologia è fornito, inoltre, di altre apparecchiature tecnologiche di supporto all’esame mammografico, quali un nuovo ecografo digitale e un tavolo operatorio per biopsie stereotassiche digitali, il massimo che la tecnologia attuale offre nella diagnostica senologica.