
SIENA. Da Siena Pirata riceviamo e ubblichiamo.
“Impossibile non commentare, nella drammatica situazione in cui si trova la Pubblica Amministrazione italiana, sanità inclusa, la notizia dell’acquisto del nuovo straordinario apparecchio diagnostico inaugurato in pompa magna all’Ospedale Le Scotte di Siena. Sicuramente un ottimo investimento, che potenzialmente migliorerà il servizio per soddisfare le esigenze dei cittadini.
Ci chiediamo, tuttavia, quando saranno fatti investimenti e politiche incentivanti per il personale che, a Le Scotte come in tutte le altre PA di Siena e d’Italia, lavora.
Personale che vede l’ennesima stretta alle assunzioni, a cui però i numerosi pensionamenti causano un aggravio di lavoro per i pochi dipendenti che rimangono. Uffici sempre più risicati, organizzazioni deboli, personale insufficiente a coprire le sempre più pesanti esigenze dei cittadini.
Le campagne assunzionali per la PA, sbandierate in pompa magna dai vari Governi, si sono rivelate, in molti casi, inadeguate e insufficienti, talvolta con graduatorie bloccate e concorsi annullati, proprio per mancanza di adeguati investimenti. A cui ovviamente fanno eco rinnovi dei contratti con aumenti ridicoli che non coprono minimamente l’inflazione reale del Paese.
La tecnologia, soprattutto quella specializzata, ha bisogno di personale competente, formato e adeguatamente retribuito: aspetti su cui la PA è particolarmente debole e nessun Governo e Amministrazione sembrano avere particolare interesse a colmare. Le conseguenze sono evidenti, ad iniziare proprio dalla sanità toscana, una volta fiore all’occhiello del Paese e oggi, sotto i colpi della scure dei tagli, vede peggiorare in modo evidente la sua qualità a favore del privato. Non si può pensare che un Ospedale, come una qualsiasi altra Amministrazione Pubblica, si regga sulla buona volontà dei pochi dipendenti rimasti, spesso oberati di lavoro, con stipendi ridicoli e senza adeguati percorsi formativi.
Investire nelle persone, non nelle tecnologie”.