SIENA. Uno spazio funzionale destinato alla fisioterapia del paziente oncologico in corso di terapia anti-tumorale. È quello che è stato inaugurato all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese nella palestra situata nel corridoio degli ambulatori dell’ospedale Santa Maria alle Scotte (lotto 1, piano -1).
Il nuovo modello di presa in carico multidisciplinare del paziente è nato grazie ad un progetto inter-dipartimentale che ha coinvolto il Dipartimento Oncologico diretto dal professor Michele Maio, direttore del Dipartimento Oncologico e del Centro di Immuno-Oncologia (CIO) dell’Aou Senese e professore ordinario di Oncologia dell’Università di Siena, e la UOC Professioni Sanitarie Riabilitative, diretta dalla dottoressa Sabrina Taddei, e si inserisce nel Progetto per il coinvolgimento di pazienti e volontariato nei percorsi di cura della Aou Senese.
Particolarmente coinvolta nel progetto anche la UOC Immunoterapia Oncologica diretta sempre dal professor Maio. Grazie a questa collaborazione, i pazienti oncologici che afferiscono all’Immunoterapia Oncologica vengono valutati e seguiti, oltre che da oncologi medici, dietista e psicologa, anche dal fisioterapista che, in équipe con tutti gli specialisti coinvolti, definisce e guida i pazienti nell’esecuzione di un piano di attività motoria che può anche essere svolto all’interno della palestra. Tale ambiente è stato inoltre arricchito con macchinari all’avanguardia, grazie alla donazione dell’associazione Aquattromani che opera nell’ambito delle attività e supporta pazienti e familiari che afferiscono al CIO e all’interno del reparto di Immunoterapia Oncologica dell’Aou Senese. Presenti all’inaugurazione molti professionisti delle aree coinvolte nel progetto, alcuni pazienti, il presidente dell’Associazione Aquattromani Fabrizio Fancelli e, a rappresentare la Direzione Aziendale, la dottoressa Maria Silvia Mancini, direttrice amministrativa.
«L’inaugurazione di questo nuovo spazio è un passo fondamentale per la cura che vogliamo sia sempre più a 360 gradi dei nostri pazienti oncologici– ha commentato il professor Michele Maio -. Oggi sappiamo che l’attività fisica non è solo un supporto, ma una vera e propria componente terapeutica essenziale che può migliorare l’efficacia dei trattamenti anti-tumorali, riducendone gli effetti collaterali e migliorando in modo significativo la qualità di vita».
«La fisioterapia specifica in ambito oncologico richiede competenze dedicate e strumentazioni adatte – ha aggiunto la dottoressa Sabrina Taddei -. La presa in carico precoce da parte del fisioterapista all’interno dell’ospedale, integrata con i percorsi di cura, ci permette di intervenire in modo tempestivo e personalizzato. Grazie ai nuovi macchinari donati dall’Associazione Aquattromani, possiamo offrire programmi riabilitativi scientificamente validati e personalizzati per le esigenze di ogni paziente in corso di terapia attiva. Il nostro obiettivo è potenziare la funzionalità motoria, contrastare la fatigue e, in definitiva, aiutare i pazienti a mantenere la maggiore autonomia possibile durante e dopo il percorso di cure. Un particolare ringraziamento voglio rivolgerlo alla famiglia di Mauro Baldi che, grazie anche ad alcuni sponsor, ha contribuito in modo significativo mediante l’Associazione Aquattromani all’acquisto delle nuove attrezzature. In ringraziamento ed in sua memoria – ha concluso la dottoressa Taddei – è stata anche apposta una targa nella palestra».






