“La forza delle sinergie tra ospedale e associazioni di pazienti nei percorsi per patologie renali croniche e oncologiche” il titolo dell'incontro che si terrà venerdì, 19 settembre

SIENA. Un fronte comune e multidisciplinare che permetta ai pazienti di affrontare con maggiore forza e consapevolezza i percorsi di cura per le patologie renali e oncologiche. È questo il significato del convegno che si svolge all’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, venerdì 19 settembre, dalle ore 8.30 alle 13, nell’aula Magna del centro didattico. “La forza delle sinergie tra ospedale e associazioni di pazienti nei percorsi per patologie renali croniche e oncologiche”, questo il titolo del convegno organizzato da ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto Aps), in collaborazione con l’associazione “Aquattromani” (che opera nell’ambito delle attività e supporta pazienti e familiari che afferiscono al Centro di Immuno-Oncologia dell’Aou Senese) e l’Aou Senese con la UOSA Psicologia, diretta dal professor Andrea Pozza; la UOC Nefrologia, Dialisi e Trapianto, diretta dal professor Guido Garosi; e la UOC Immunoterapia Oncologica, diretta dal professo Michele Maio. Tra gli interventi previsti c’è anche quello del Comitato di Partecipazione Aziendale con la coordinatrice Dafne Rossi. L’evento è patrocinato dal Centro Nazionale Trapianti, Società Italiana Trapianti d’Organo, Società Italiana Nefrologia e Università di Siena. L’appuntamento vuole stimolare una riflessione su questi temi attraverso esperienze progettuali multiprofessionali, dati scientifici, testimonianze a cura di professionisti, pazienti, caregiver e volontari di associazioni. Le patologie renali croniche e oncologiche richiedono una presa in carico terapeutica multidisciplinare a lungo termine nella quale sono varie le professionalità coinvolte. Il percorso impone al paziente significative restrizioni della sua autonomia quotidiana, effetti collaterali di terapie che possono avere un forte impatto sulla sua vita familiare e sociale, sulla sua percezione del corpo. Il coinvolgimento del paziente e del caregiver in questo lungo percorso è ritenuto oggi imprescindibile. In questo ambito, le associazioni dei pazienti rivestono un ruolo di rilievo tanto nel sostenere il paziente durante le diverse fasi, quanto nel favorire il contatto tra quest’ultimo e percorsi ospedalieri e nel partecipare attivamente a forme di supporto di gruppo.