Presentato il rapporto di Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali

FIRENZE. La rete oncologica della Toscana si conferma la migliore d’Italia. Lo certifica Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che ha presentato stamani a Roma la sesta indagine nazionale sullo stato di attuazione delle reti oncologiche regionali, che ne misura l’efficacia tenendo conto di ricoveri, mobilità, tempi di attesa e vicinanza delle cure. La Toscana – i dati si riferiscono al 2023 – è al primo posto con un punteggio di 90,70, in crescita di 2,25 punti rispetto alla precedente rilevazione. Dopo la Toscana Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Piemonte, Veneto e Lazio.
“Siamo orgogliosi di questa risultato, che testimonia l’eccellenza del sistema sanitario pubblico toscano e la sua capacità di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, anche per malattie importanti come i tumori – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani -: un risulato che non arriva per caso, esito dell’attenzione e degli investimenti, anche regionali, dedicati alla sanità, una buona ed ottima sanità diffusa su tutto il territorio”.
“Un altro risultato che premia il lavoro dei professionisti del nostro sistema sanitario – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – e che riflette la solidità del modello toscano, capace di coniugare buona governance, organizzazione ed esiti clinici nella cura dei tumori”. “Il miglioramento rispetto all’ultima rilevazione – prosegue – è indicativo dell’impegno quotidiano che stiamo portando avanti. È un passo in avanti concreto nello sviluppo e nella qualità dei percorsi di cura oncologici: possibilità che, grazie alla rete, riusciamo a garantire in tutti i territori della regione, in modo omogeneo, con servizi strutturati e standard condivisi. Un dato su tutti: in Toscana, il numero di residenti che sceglie di curarsi altrove è tra i più bassi in Italia. Una bella dimostrazione di fiducia nella sanità pubblica regionale, di cui andiamo orgogliosi”.
Il sesto rapporto Agenas
Anche in questa edizione del rapporto, riferita all’anno 2023, i parametri messi sotto la lente di ingrandimento di Agenas riguardano la percentuale di pazienti presi in carico da strutture della rete, i ricoveri di pazienti residenti con diagnosi per cancro alla mammella, al colon, al retto, al polmone, alla prostata, all’ovaio e all’utero, i tempi di attesa e la percentuale di ricoveri in strutture della rete entro trenta giorni dalla prenotazione, la distribuzione sul territorio dei centri per chemioterapia e radioterapia e l’indice, infine, di mobilità regionale, attiva e passiva.
Su tutti questi fronti, la Toscana si distingue positivamente. È tra le regioni italiane con il più alto tasso di presa in carico dei pazienti con tumore alla mammella, al colon, al retto, al polmone, alla prostata, all’ovaio e all’utero e riesce a soddisfare la domanda interna di ricoveri con le proprie strutture. Misurando le dimissioni entro tranta giorni dalla data di prenotazione dei pazienti, si posiziona ai vertici anche per il rispetto dei tempi di attesa per le prestazioni chirurgiche oncologiche, confermando la capacità del sistema sanitario regionale di offrire risposte rapide e omogenee ai bisogni delle persone affette da tumore.
Anche la distribuzione dei servizi è capillare: l’accesso le cure di alta specialità, chemioterapia e radioterapia, è garantito entro sessanta minuti dal luogo di residenza, anche nelle aree più periferiche della regione.
I dati sulla mobilità confermano la qualità della rete oncologica toscana: a scegliere di curarsi fuori regione è infatti solo il 5,38 per cento dei pazienti (contro una media nazionale del 9,62 per cento), mentre l’11,91 per cento arriva in Toscana da altre regioni per ricevere le cure necessarie (a fronte di una media nazionale del 9,44).
Confrontando l’offerta disponibile nelle strutture regionali con il numero totale di pazienti residenti che hanno bisogno di cure oncologiche, la Toscana puà vantare uno degli indici di soddisfazione della domanda interna dei ricoveri tra i più alti Italia.
La rete oncologica regionale
La Toscana è stata tra le prime regioni italiane a sviluppare un modello oncologico a rete, coordinato da Ispro, l’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica. La rete si articola in strutture diffuse su tutto il territorio e include anche reti cliniche specifiche, come la rete senologica. Un elemento qualificante è il Centro regionale di oncoematologia pediatrica (Crop), composto da tre unità collocate presso le tre aziende ospedialiero universitarie della Toscana (Meyer, Aou Pisana e Aou Senese).