L’Ordine di Siena: “Crediamo fortemente nella collaborazione con le istituzioni per una formazione di qualità”

FIRENZE. “Professioni per la trasformazione. Percorso esperienziale e formativo tra competenze, cura e cultura della salute”. Questo il titolo dell’iniziativa residenziale, promosso dalla Federazione Nazionale Ordini TSRM e PSTRP con il coinvolgimento delle Commissioni di Albo Nazionali e degli Ordini territoriali, tenutosi ieri nella prestigiosa cornice della Stazione Leopolda a Firenze.
L’evento ha riunito oltre 100 partecipanti tra professionisti sanitari, rappresentanti istituzionali, docenti universitari e dirigenti scolastici, in un confronto interprofessionale sulle traiettorie evolutive del sistema formativo delle professioni sanitarie. Al centro dei lavori, la necessità di valorizzare il ruolo delle professioni tecniche, della riabilitazione e della prevenzione nella programmazione del fabbisogno formativo, nella co-progettazione con il sistema universitario e nella promozione delle vocazioni professionali.
“La partecipazione a questo evento conferma il ruolo centrale che gli Ordini professionali possono e devono avere nella costruzione di un sistema formativo più equo, accessibile e coerente con le esigenze della sanità territoriale – dichiara il Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Siena Massimo Ferrandi – Come Ordine di Siena e come Coordinamento Regionale Ordini della Toscana, crediamo fortemente nella collaborazione con le istituzioni scolastiche e universitarie per promuovere le vocazioni e garantire una formazione di qualità, capace di rispondere alle sfide della prossimità e dell’innovazione”.
L’incontro si è suddiviso in tre sessioni, riguardanti l’accesso ai corsi di laurea, il ruolo delle professioni e la sinergia tra Ordini, Scuole e Università.
La prima sessione ha offerto un’analisi approfondita delle graduatorie per l’accesso ai Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie per l’anno accademico 2025/26, con l’obiettivo di interpretare i dati non solo in chiave statistica, ma come indicatore delle dinamiche di orientamento, attrattività e distribuzione territoriale delle vocazioni professionali.
Relatori di rilievo nazionale, tra cui Angelantonio Rocco Mastrillo, Daniele Gianfrilli e Niccolò Persiani, hanno condiviso prospettive accademiche e istituzionali, evidenziando la necessità di una programmazione condivisa e lungimirante del fabbisogno formativo, capace di rispondere alle esigenze del sistema sanitario e alle aspettative dei giovani. Sono emerse criticità legate alla disomogeneità territoriale, alla saturazione di alcuni profili professionali e alla necessità di rafforzare il dialogo tra Ordini e Atenei per una co-progettazione efficace dell’offerta formativa.
La seconda sessione ha posto l’accento sul contributo delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione nella sfida della prossimità dei servizi, tema centrale per il futuro della sanità territoriale. Attraverso una tavola rotonda moderata dal Presidente della Federazione, Diego Catania, i presidenti e delegati delle Commissioni di Albo Nazionali hanno condiviso esperienze concrete, modelli organizzativi e buone pratiche che dimostrano come la prossimità non sia solo una questione logistica, ma anche culturale e professionale. È emersa con forza la necessità di integrare le competenze sanitarie nei contesti locali, promuovendo una sanità di iniziativa, capace di intercettare i bisogni prima che diventino urgenze. Le professioni sanitarie, con la loro capillarità e specializzazione, si confermano attori fondamentali nella costruzione di percorsi assistenziali più accessibili, personalizzati e sostenibili.
La terza sessione ha esplorato le sinergie territoriali tra Ordini professionali e il mondo della formazione, dalla scuola secondaria di secondo grado all’università. Moderata da Leonardo Capaccioli, da Luca Rossi e da Massimo Ferrandi, la tavola rotonda ha visto la partecipazione di figure chiave del sistema educativo e sanitario. Il confronto ha evidenziato l’importanza di percorsi di orientamento strutturati, capaci di far conoscere le professioni sanitarie ai giovani in modo consapevole e motivante. Sono stati presentati esempi di co-progettazione tra Ordini, Istituzioni Scolastiche e Aziende Sanitarie, con attività PCTO, laboratori esperienziali e collaborazioni didattiche che favoriscono l’incontro tra vocazione e competenza. La sessione ha sottolineato come la promozione delle professioni sanitarie non sia solo una questione di comunicazione, ma un investimento culturale e sociale, che richiede visione, continuità e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti.
L’incontro si è concluso con i messaggi chiave affidati alla presidenza e vicepresidenza della Federazione, rispettivamente Diego Catania e Leonardo Capaccioli, che hanno ribadito l’impegno a proseguire nel percorso di costruzione di un’alleanza stabile tra professioni, formazione e territorio, per una sanità sempre più vicina ai bisogni delle persone.