Iniziativa solidaristica di umanizzazione delle cure realizzata grazie alla generosità della Compagnia "Balletto di Siena"

SIENA. Arte, musica e danza hanno allietato i pazienti oncologici dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese grazie all’iniziativa solidaristica “Danza in Corsia”, proposta e organizzata dalla Compagnia “Balletto di Siena”, diretta da Marco Batti. Sulle note del Lago dei Cigni di Tchaikovsky si sono esibiti i primi ballerini Chiara Gagliardo e Giuseppe Giacalone che hanno danzato per i pazienti del day hospital dell’Oncologia medica, diretta dal dottor Roberto Petrioli e alla presenza della direzione aziendale. Si tratta di un’iniziativa sperimentale ideata dal Maestro Marco Batti volta a promuovere il welfare dei pazienti in terapia oncologica, attraverso l’esecuzione di una performance coreutica.
«Siamo stati particolarmente entusiasti per la proposta del Maestro Batti – spiega Antonio Barretta, direttore generale Aou Senese – e abbiamo aderito molto volentieri all’iniziativa, consapevoli anche degli importanti effetti benefici che iniziative come questa possono avere sui nostri pazienti, producendo benessere proprio grazie alla dimensione culturale ed emotiva. Abbiamo già inserito nelle nostre progettualità di umanizzazione delle cure iniziative musicali ma è la prima volta che la danza fa il suo ingresso alle Scotte, e l’idea è quella di poter organizzare altre iniziative solidaristiche di questo tipo».
«La danza nasce in primis come forma di espressione, comunicazione e socializzazione – ci racconta Marco Batti, Direttore Artistico del Balletto di Siena -. Portare pochi minuti di balletto tra le corsie delle Scotte ha molto a che fare con il ruolo che l’arte ha nella società e con il concetto primo di comunicazione: uno scambio reciproco di contenuti. Certamente il Balletto di Siena ha cercato di allietare con un po’ di bellezza i pazienti in cura, ma l’emozione restituita durante le performance ha pari bellezza, forse con maggiore intensità. Per quanto quello dell’arte e del balletto sia, per certi sensi, un mondo a parte, collegarsi con la realtà e cercare di contribuire con il proprio mezzo al benessere di tutti credo, e con me tutto il Balletto di Siena, sia un piccolo ma importante gesto di gentilezza. Posso solo aggiungere che sono personalmente felice di come la mia proposta sia stata accolta, e che non vedo l’ora di poter ripetere questo evento».