La consigliera regionale del Pd ha fatto parte della commissione che ha lavorato alla proposta di legge della Toscana per tutelare le aree a destinazione agricola

SIENA. “E’ legittima la preoccupazione dei cittadini per i siti fotovoltaici che si ipotizza possano essere installati nelle campagne della provincia di Siena. Purtroppo al momento la Regione non può bloccarli perché protetti da una legge nazionale”. E’ il commento della consigliera regionale del Pd Anna Paris alle notizie apparse in questi giorni riguardo all’intenzione di creare un parco fotovoltaico di ben 238 ettari nella piana di Rosia.
“Al momento – spiega – secondo la legislazione nazionale vigente – D.Lgs. 199 del 2021 e seguenti – un investitore/speculatore può presentare il progetto alla Regione che però ha pochi margini per bloccare gli impianti che vanno a stravolgere i territori e le aree rurali”.
La Regione Toscana aveva cercato di fermare l’edificazione selvaggia degli impianti fotovoltaici favorendo l’autoconsumo singolo e collettivo e lo strumento delle comunità energetiche, ma la proposta di legge è ferma per una sentenza del Tar del Lazio.
“Come componente della commissione Sviluppo Economico e Rurale – prosegue Anna Paris – mi preme sottolineare che abbiamo lavorato nell’ultimo anno ad una legge regionale per la promozione della transizione energetica e quindi per raggiungere gli obiettivi comunitari di produzione di energia da fonti rinnovabili, senza stravolgere il territorio con l’installazione di impianti fotovoltaici ed eolici in aree non idonee. La legge però non ha potuto essere approvata perché il Tar del Lazio ha annullato nel maggio scorso il decreto del 2024 del Ministero dell’Ambiente che dettava i criteri di fondo per l’individuazione delle aree idonee”.
Questo ha, quindi, bloccato ogni azione delle Regioni lasciando aperta la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici di grandi dimensioni e incuranti dell’ambiente, del turismo e dell’agricoltura, come stabilito dal decreto legislativo del 2021.
“A metà luglio sono trascorsi i 60 giorni richiesti dal TAR al Ministero dell’Ambiente per riformulare il decreto, ma questo non è avvenuto e quindi la nostra legge è ferma e si possono continuare a presentare i progetti come quello abnorme di 273 Gigawatt all’anno nel territorio di Sovicille da parte di investitori che intendono solo speculare dalla produzione di energia da fonti rinnovabili, ciechi di fronte alle bellezze di un territorio. Solo il governo può fermare questo fenomeno modificando il decreto del Ministero dell’Ambiente”.
La transizione ecologica è possibile con progetti mirati per la produzione dell’energia pulita nel rispetto dell’ambiente e della salvaguardia del territorio.
“La Regione Toscana – conclude la consigliera regionale del Pd – è alacremente impegnata a promuovere le comunità energetiche che possono realizzare impianti fotovoltaici al massimo di 1 Megawatt. Questo si è concretizzato con la legge del novembre 2022 per la promozione delle CER e soprattutto con il bando di 20 milioni per la realizzazione di impianti da fonti rinnovabili. Solamente con questi strumenti si può garantire paesaggio, agricoltura, turismo e ancor di più lo sviluppo sostenibile di un territorio”.