Ausa chiede che il governo fermi le speculazioni finanziarie sul territorio

SIENA. Impossibile non condividere le belle parole pronunciate dal Ministro Giulo al Santa Maria Della Scala nel corso del seminario sul cambiamento climatico e la tutela del paesaggio: “Siena sia un esempio naturale di equilibrio tra ambiente urbano e paesaggio e quindi un patrimonio da tutelare, valorizzare e promuovere”.
Benissimo, il ministro ha colto la bellezza e la particolarità dei nostri luoghi e la necessità di essere tutelati con un richiamo alle istituzioni ad essere attente alle richieste dei cittadini in materia di ambiente e paesaggio. Quali istituzioni? InComuni, le Province, le Regioni o il Governo. di cui è ministro? Forse qualcuno avrebbe dovuto informarlo su quanto sta accadendo sul territorio senese, dove si stanno realizzando o sono in progetto centinaia di ettari di impianti fotovoltaici (solo sulla Piana di Rosia a Sovicille, come è stato ampiamente denunciato, sono previsti circa 300 ha).
Ci saremmo aspettati dal ministro, se veramente ha a cuore la protezione del paesaggio, un forte richiamo al suo Governo, che non sta mettendo alcun freno alla spudorata speculazione finanziaria, soprattutto nell’agrivoltaico, che sta riguardando tutto il territorio nazionale da nord a sud senza distinzioni.
Se il suo Governo non interverrà dando più poteri alle Regioni ad ai Comuni in materia di autorizzazioni, le sue parole sono parole al vento, perché i fatti, in materia di protezione ambientale, viaggiano su tutt’altra direzione. Anche il progetto di ENAC sull’aeroporto di Ampugnano, caldeggiato dai suoi colleghi di partito, prevede la realizzazione di 20 ha di pannelli fotovoltaici in aggiunta allo scempio ambientale che lo sviluppo ipotizzato necessariamente comporta.
Al ministro Giuli vorremmo rivolgere l’invito a tornare a Siena, dopo che tutti questi progetti saranno realizzati, e vedremo se avrà il coraggio di pronunciare le stesse parole.