Le luci si spegneranno per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30

SIENA. La più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal WWF Internazionale.
Sabato 25 marzo è l’Ora della Terra del WWF, la più grande mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico. Le luci si spegneranno per un’ora, dalle ore 20.30 alle 21.30, attraverso tutti i fusi orari, dal Pacifico alle coste atlantiche. Un evento che coinvolgerà cittadini, aziende ed amministrazioni in una iniziativa di sensibilizzazione sulla questione del cambiamento climatico, per chiedere che siano accelerati gli impegni verso una rapida decarbonizzazione delle nostre economie, per limitare il riscaldamento globale a 1.5°C rispetto all’era pre-industriale, secondo l’impegno assunto con l’Accordo di Parigi COP21.
Sono 16 i comuni che hanno aderito in provincia: a Siena sarà spenta l’illuminazione monumentale di Piazza del Campo, a Poggibonsi il Camminamento Enrico VII della Fortezza Medicea, a Colle di Val d’Elsa la Fontana di Piazza Arnolfo, a Montepulciano la Torre Comunale, a Castellina in Chianti il Tumulo Etrusco di Monte Calvario. A Monticiano sarà spento il Palazzo Comunale e la Chiesa di Sant’Agostino, a Castelnuovo Berardenga la piazza Marconi, a Monteroni d’Arbia il Monumento ai Caduti in Viale delle Rimembranze, mentre a Radda in Chianti sarà spenta la Lanterna sotto il Palazzo Comunale. A Gaiole in Chianti i Giardini pubblici di Via Roma, a Monteriggioni il Castello, ad Asciano le luci di metà Corso Matteotti. Il Comune di Sovicille spegnerà la luci nelle tre piazze principali del comune (Sovicille, Rosia e S. Rocco a Pilli), oltre alla Pieve Romanica di Ponte allo Spino, luogo simbolico del territorio, a San Gimignano sarà spento il Torrino Machiavelli, alla sinistra di Porta San Giovanni, a Chianciano Terme – La torre dell’Orologio mentre a Casole d’Elsa la Rocca, sede del Comune.
l 2016 si è chiuso come l’anno più caldo da quando esistono le registrazioni scientifiche e dai rilievi è risultato che per il 2016 abbiamo un’anomalia rispetto al periodo preindustriale pari a + 1,3 °C. Per l’Artico, come riportato nell’Arctic Report Card della NOAA statunitense, l’incremento e’ stato di 2°C. Inoltre la concentrazione di CO2 nella composizione chimica dell’atmosfera ha raggiunto le 400 parti per milione (ppm) e in questi primi mesi del 2017 i rilievi dimostrano che questo dato è stato già sorpassato, mentre in epoca pre-industriale la concentrazione era di 280 ppm e i 400 ppm costituiscono un livello che gli scienziati ritengono non sia mai stato toccato negli ultimi 23 milioni di anni.
Il caos climatico indotto dall’intervento umano purtroppo già colpisce sia molte comunità umane, a cominciare da quelle più fragili e più povere e che abitano sulle isole o lungo le coste, sia molte specie animali come orsi, pinguini, numerose altre specie di mammiferi e uccelli e di anfibi, colpendo inoltre tantissime altre specie sia di animali invertebrati (dagli insetti ai molluschi) che di piante”. Secondo le ultime analisi sono migliaia le specie del pianeta che risentono degli impatti negativi del cambiamento climatico. Guardando in particolare le sole specie inserite nella Lista Rossa di specie a rischio, un recente studio ha denunciato a rischio ‘climatico’ quasi la metà dei mammiferi e circa un quarto degli uccelli: in una precedente analisi le percentuali erano molto più basse, rispettivamente il 7% e il 4%. Per questo l’edizione 2017 di Earth Hour – Ora della Terra in Italia sarà dedicata con particolare attenzione alle specie ‘simbolo’, a partire dall’orso polare destinato ad estinguersi molto rapidamente se non ci affretteremo ad azzerare le emissioni di CO2 e sostenere la specie con specifici interventi di tutela, come quelli attivati dal WWF.
