
SIENA. No alle pale eoliche nelle Crete Senesi. Italia Nostra di fronte alla notizia che è stata presentata richiesta per costruire un parco eolico di 10 aereogeneratori (10 pale eoliche in vulgata) nelle Crete Senesi è rimasta talmente interdetta da considerarlo un affronto al buon senso, alla logica, al paesaggio, alla cultura ed esprime un’opposizione tra le più ferme e vigorose, sinora formulate.
L’aggressione nelle crete senesi
Da questa aggressione alle Crete Senesi vogliamo che prenda avvio una riflessione ponderata sulle innumerevoli e quotidiane richieste per nuovi impianti FER, che coinvolgono oramai ogni comune italiano, tanto da chiedere una ragionevole moratoria ai competenti Dicasteri, affinché i valori paesaggistici e culturali della Nazione, cui si riferisce l’art. 9 della Costituzione, non vengano distrutti irreversibilmente, in nome magari di un eccesso di produzione e consumo di energia, territorio, cultura e paesaggio.
Il Piano d’Indirizzo Territoriale della Toscana
Il pluriproponente d’impianti FER, ormai tristemente noto, in varie parti d’Italia, questa volta sembra non aver letto il Piano d’Indirizzo Territoriale della Toscana (PIT), che in termini perentori nella scheda di paesaggio delle Crete Senesi (Colline di Siena) evidenzia: valore dei paesaggi rurali, storici e panoramici; limitazioni per nuove costruzioni o opere che possano alterare l’armonia, la fruibilità e la necessità di mantenere l’integrità visiva dell’area.
La compatibilità dell’ambiente naturale
L’autoreferenziale compatibilità paesaggistica, che si legge nella documentazione progettuale, risuona, a nostro dire come uno affronto al paesaggio culturale per antonomasia. La “certezza”, non la mera possibilità di danneggiare e vorremo dire distruggere l’ambiente naturale, comprensivo della fauna e dell’avifauna, è tale che già nella documentazione progettuale si ammette la possibilità: “d’interferire” e, perciò il proponente si riserva “maggiori approfondimenti”, in sede di Valutazione di Incidenza Ambientale.
La fragilità geologica
La connotazione di fragilità geologica di questo particolare sedime, la cui continua e lieve metamorfosi è un dato connotante e affascinante al contempo, è stata del tutto obliterata nella copiosa richiesta dell’eolico. Tanta superficialità potrebbe anche celare una strategia per chiedere, in alternativa all’impianto eolico, la collocazione di pannelli fotovoltaici o agrifotovoltaici nel territorio ascianese e senese? Italia Nostra non si fermerà in presenza di nessuna azione che offenda valori culturali, di cui il territorio ascianese o senese tutto, è portatore e testimone.
Ribadiamo che Italia Nostra si dichiara compatta nel chiedere che questo progetto dell’eolico sulle Crete Senesi venga dichiarato improcedibile.
Laura Comi, consigliere nazionale d’Italia Nostra e presidente della Sezione di Siena di Italia Nostra “Lucilla Tozzi”
Sandra Marraghini, consigliere nazionale d’Italia Nostra e presidente della Sezione di Arezzo di Italia Nostra
Riccardo Caniparoli, geologo, consigliere nazionale d’Italia Nostra, componente del Comitato scientifico di Italia Nostra