FIRENZE. Dal Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) riceviamo e pubblichiamo la seguente nota, firmata da Stefano Deliperi
“La Regione Toscana in questi mesi ha in corso la procedura di approvazione del proprio piano faunistico-venatorio, adottato dal Consiglio regionale nella scorsa legislatura (luglio 2025) e assoggettato alla procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) oltre che alla procedura di valutazione d’incidenza ambientale (V.Inc.A.).
L’amministrazione regionale del riconfermato Presidente Eugenio Giani intende approvarlo definitivamente nel più breve tempo possibile.
Purtroppo, è un piano dove di tutela faunistica c’è poco, mentre c’è fin troppa accondiscendenza verso l’attività venatoria.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) è intervenuta (atto del 5 novembre 2025) nel procedimento con “osservazioni” rivolte al Consiglio regionale, chiedendo una profonda rivisitazione del piano.
Fra le richieste, la previsione del divieto di caccia della Lepre italica (Lepus corsicanus) e della Starna (Perdix perdix), quasi estinte allo stato selvatico sul territorio toscano.
Così sono in grave stato di crisi le popolazioni di Allodola (Alauda arvensis), della Tortora selvatica (Streptopelia turtur), della Pavoncella (Vanellus vanellus), tanto da far adottare a livello nazionale il piano di gestione dell’Allodola e il piano di gestione della Tortora selvatica con specifiche richieste di salvaguardia totale.
Netta contrarietà alla caccia al Lupo (Canis lupus), mascherata da prelievo in casi particolari.
Fra le varie richieste, l’ampliamento delle aree sottratte all’esercizio venatorio, l’eliminazione delle munizioni inquinanti di piombo e di metodi particolarmente crudeli di caccia come la caccia in tana della Volpe (Vulpes vulpes), la caccia notturna, la caccia di animali inermi immessi subito dopo allevamento, come prassi nelle Aziende Agrituristiche Venatorie.
Il GrIG auspica almeno un sussulto di decenza da parte del Consiglio regionale della Toscana in favore della salvaguardia della fauna selvatica e di un migliore rapporto con gli altri animali”.






