Le puntualizzazioni di Carlo Leoni del Meetup 5 Stelle di Bassano Romano

BASSANO ROMANO (VT). Lo Statuto della Regione Toscana all’art. 4.l parla del rispetto dell’equilibrio ecologico, di tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale. Ma siamo sicuri che questi principi saranno rispettati?
Carlo Leoni del Meetup 5 stelle di Bassano Romano vuole puntualizzare alcune considerazioni sulle disposizioni contenute nel supplemento n.180 del Bollettino ufficiale della Regione Toscana n..52 del 30 dicembre 2015 relativa alla seconda fase dei progetti geotermici e cioè quella riguardante i pozzi esplorativi.
Viene considerato significativo l’impatto sull’ambiente che si attua con tecniche e metodologie complesse e codificate nel settore estrattivo idrocarburi/geotermia.
Il pozzo esplorativo, può confermare la presenza della risorsa ma può anche fornire un esito negativo, e quindi il pozzo deve essere chiuso “minerariamente” cioè tramite un programma di messa in sicurezza che prevede la sua cementazione,
Sempre sul supplemento BUR Toscana sono rese note alcune criticità legate alla suddetta attività ai seguenti punti:
3. contaminazione delle acque superficiali a causa delle lavorazioni, specialmente durante la fase di ricerca
4. contaminazione di falde
5.contaminazione di falde a diversa profondità per collegamento reciproco dovuto ai pozzi
9. possibile innesco o induzione di sismicità
10. subsidenza
1.5.1 “…rischi di inquinamento o di connessione tra falde, pur non essendo completamente eliminabili
1.5.2.4. contaminazione delle falde
relativamente l rischio inquinamento delle falde, La realizzazione delle perforazioni può avvenire con impiego di aria compressa ed acqua, ma anche con fanghi bentonitici ed additivi. Anche in questa fase sussiste pertanto il rischio di inquinamento delle acque.
I materiali solitamente usati nel confezionamento del fango nelle fasi iniziali, per raggiungere le quote minori, sono solitamente acqua, bentonite e soda caustica. poi man mano che si procede nelle perforazioni del pozzo , in fori di diametro sempre più piccolo , le proprietà del fango gioca un ruolo sempre più’ importante e possono essere impiegati vari tipi di additivi.
la bentonite sostanza di maggior impiego, è un materiale di origine minerale, atossico e privo di effetti nocivi sull’ambiente, ma lo stesso non si può dire delle altre sostanze delle quali deve essere evitata la dispersione
1.5.2.5. contaminazione delle falde acquifere a diversa profondità per collegamento reciproco dovuto ai pozzi
Si tratta di un rischio da doversi considerare, piu che di un impatto. Il rischio di collegamento tra falde e di mescolamento del fluido geotermico con le falde acquifere superficiali, non è eliminabile a priori e viene cementando opportunamente le tubazioni che attraverso gli strati, specialmente quelli sovrastanti il serbatoio geotermico
Quindi si evince che non è eliminabile il collegamento tra falde e il mescolamento del fluido geotermico ma allora si chiede Carlo Leoni del Meetup 5 stelle perchè si continua a dare le autorizzazioni ai progetti e ai pozzi geotermici ?
Lo Statuto della Regione Toscana all’art. 4.l parla del rispetto dell’equilibrio ecologico, di tutela dell’ambiente e del patrimonio naturale. Ma siamo sicuri che questi principi saranno rispettati?
Ritornando alla Delibera regionale vorremmo conoscere i componenti utilizzati, per cementare i pozzi e le tubazioni che attraversano gli strati delle falde acquifere.
Desideriamo sapere se viene presentata una pratica al Genio civile.
Vorremmo sapere al punto 1.5.2.4 quantità le percentuali di soda caustica usata nel confezionamento del fango e come verrebbe evitata la dispersione nel momento della trivellazione. Cosa succede della soda caustica utilizzata e come si evita la contaminazione della falda idrica?
Al punto 1.5.2.4. si parla anche di vari tipi di additivi impiegati ma quali? Dovrebbero essere elencati e pubblicati i vari componenti impiegati.
Il supplemento n.180 BU Regione Toscana del 30 dicembre 2015 disciplina anche le trivellazioni per la bassa entalpia nella geotermia? Secondo le norme vigenti la bassa entalpia puo arrivare fino a 400 metri di profondità e quali additivi si adoperano per la bassa entalpia ?
Ci chiediamo anche se sia stato oggetto di attenta valutazione l’impiego di soda caustica o idrato di sodio o idrossido di sodio classificata CORROSIVO e di additivi non specificati
Ma è prevista la via o la vas per gli adittivi corrosivi ?
Il Meetup5stelle intende organizzare degli incontri pubblici per far conoscere ai cittadini
Queste problematiche e con i cittadini decidere o meno di intraprendere anche un ricorso al Tar.