Neri: “Ambiente e gestione devono essere al centro delle nuove regole”

FIRENZE. “È tempo di voltare pagina. L’ambiente è cambiato, la normativa no: serve un Piano Faunistico Venatorio Regionale capace di guardare al futuro, con regole puntuali, flessibili e realmente aderenti alla realtà dei territori”. A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, dopo l’incontro di oggi promosso insieme all’Ente Produttori Selvaggina alla Fattoria di Maiano, a Fiesole, che ha visto la partecipazione di numerosi tecnici faunistici e dei rappresentanti delle aziende venatorie.
“C’è stata grande unità di intenti tra Confagricoltura e EPS – sottolinea Neri – e forte è stata la richiesta di riconoscere nella gestione ambientale il primo obiettivo degli istituti faunistici. La sostenibilità e la valorizzazione del territorio devono essere al centro della nuova pianificazione”.
Tra i punti emersi con più forza, la necessità di un equilibrio gestionale tra istituti pubblici e privati, l’adeguamento delle norme alla situazione attuale, e l’apertura a nuove opportunità anche sul piano europeo, considerando la diminuzione del numero di cacciatori italiani e l’interesse crescente dall’estero.
“Siamo davanti a cambiamenti significativi: i mutamenti climatici, la presenza di specie nocive che minacciano la fauna piccola, la ridotta diffusione di selvaggina nobile, l’aumento di ungulati come cinghiali e caprioli. Tutto questo impone una revisione delle strategie e delle priorità – aggiunge il presidente –. È importante puntare ad una gestione che non guardi più al passato ma costruisca un sistema moderno, in grado di valorizzare anche le aziende venatorie toscane come elemento di promozione del territorio”.
Chiara infine la richiesta al mondo politico e tecnico: tempi certi, regole aggiornate, pari dignità e oneri tra pubblico e privato. “Aspettiamo da troppo tempo il nuovo Piano – ha conclude Neri – e non possiamo più permetterci norme superate che ostacolano chi ogni giorno si impegna nella tutela dell’ambiente e della biodiversità”.
Sul fronte della gestione del territorio, interviene anche Marco Franolic, direttore generale di EPS. “Attendiamo con fiducia la nuova modifica alla legge 157 sulla gestione venatoria – afferma -. Le aziende faunistiche rappresentano uno strumento utilissimo per la gestione del territorio e per l’irradiazione della fauna. Il loro ruolo va riconosciuto e valorizzato all’interno di un sistema di gestione ambientale moderno ed efficace”.