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Dopo un percorso di partecipazione civica a tutela del territorio, con incontri pubblici informativi rivolti a contrastare un intervento che rischia di compromettere paesaggio, ambiente e attività economiche legate all’agricoltura e al turismo, si è infatti conclusa la fase di 30 giorni dedicata alle osservazioni pubbliche, cui seguirà un’istruttoria tecnica.
Sono decine le osservazioni presentate nel portale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, frutto anche dell’importante attività informativa messa in campo dall’amministrazione, delineando così un fronte compatto, che respinge con forza un’iniziativa giudicata invasiva, lacunosa e incompatibile con la fragile identità del territorio.
Tra le preoccupazioni principali figura l’impatto paesaggistico: le turbine modificherebbero in modo irreversibile il profilo visivo delle Crete, un’area riconosciuta per la sua bellezza naturale e storica, incastonata tra siti UNESCO e zone a rischio idrogeologico.
A ciò si aggiungono i rischi per la biodiversità, documentati da numerosi pareri tecnici: l’area è vincolata come “Important Bird Area”, con le specie migratorie che sarebbero esposte a collisioni mortali e gravi disturbi ambientali.
Non meno gravi le conseguenze ipotizzate per le eccellenze agroalimentari del territorio, che perderebbero di appeal, in caso di vicinanza ad una centrale del genere, oltre alle pesanti ricadute per la qualità della vita di chi abita l’area, con inevitabili modifiche della viabilità esistente.
Colpisce infine l’assenza di uno studio attendibile dei costi-benefici rapportato all’entità reale dell’opera, con i rischi di un’overdose di energia prodotta, che non sarebbe neanche riutilizzabile, oltre all’assenza di fideiussioni per eventuali danni ambientali e di studi geologici sul terreno interessato, storicamente soggetto a rischi idrogeologici.
“Siamo soddisfatti della risposta dei cittadini, con tante osservazioni arrivate al portale del MASE che confermano l’importanza di questa battaglia – commenta il sindaco di Asciano Fabrizio Nucci – come amministrazione abbiamo fin da subito iniziato un percorso di condivisione con cittadini e associazioni per promuovere azioni congiunte a difesa del nostro territorio. L’ampia partecipazione popolare dimostra l’efficacia della nostra azione, ma adesso occorre continuare a tenere alta l’attenzione sui rischi che questo impianto comporterebbe per tutto l’ambiente circostante e per la tenuta economica di tante attività che oggi vivono grazie al turismo e alla bellezza nei nostri paesaggi”
“La collaborazione tra le amministrazioni del territorio, provincia di Siena, cittadini, associazioni e comitato è un segnale di coesione importante, che ha dato risposte concrete ed efficaci anche in termini di osservazioni – aggiunge il vicesindaco Mattia Mangone – da cui emerge per altro l’idea condivisa dell’importanza di proseguire nel percorso della transizione energetica, ma permettendo agli enti locali di stabilire quali sono le tipologie di fonti rinnovabili compatibili con le caratteristiche del territorio e gli obiettivi di produzione, scegliendo così le aree più idonee ad accogliere questo tipo di produzione. Serve continuare su questa linea di condivisione anche con la Regione Toscana per bloccare al più presto un progetto che rischia di compromettere l’identità del nostro territorio”.
 


 
		
 
 
                                                                
                                



