Allerta dei monticellesi, raccolti intorno ad Agorà, Cittadinanza Attiva, pronti a ostacolare il provvedimento con ogni mezzo

di Fabrizio Pinzuti
AMIATA – “Il decreto di esclusione dalla VIA (Valutazione Impatto Ambientale) per il progetto di perforazione Monte Labro nel Comune di Cinigiano non autorizza la perforazione del pozzo esplorativo. Per realizzarlo saranno necessari e indispensabili altri passaggi procedurali da parte della Regione tra cui anche una conferenza dei servizi allo scopo di condividere le ulteriori fasi del procedimento … Grazie alla recente approvazione delle disposizioni urgenti in materia di geotermia sarà garantita una sempre maggiore attenzione agli aspetti di inserimento paesaggistico, di ricadute industriali e, più in generale, di sostenibilità ambientale e socio economica, nelle procedure di verifica e assoggettabilità. Solo al termine delle attività ricadenti nel programma di ricerca e nel caso venga da queste dimostrata la presenza della risorsa geotermica, potrà essere richiesta una concessione mineraria nell’ambito della quale sarà possibile procedere con la realizzazione di una centrale di produzione di energia elettrica”.
Queste le precisazioni della Regione Toscana sul decreto dirigenziale che esclude dalla VIA il progetto di perforazione per ricerche geotermiche della società Renewem srl nei pressi del paese di Monticello Amiata, nel Comune di Cinigiano. Par di capire che il decreto costituisce un puro atto amministrativo dovuto per legge sul piano procedurale, ma che le volontà politiche – espresse nella risoluzione “Marras” approvata dal Consiglio regionale – siano diverse. Resta comunque alta l’allerta dei monticellesi, raccolti intorno ad Agorà, Cittadinanza Attiva, pronti a ostacolare il provvedimento con ogni mezzo, dal ricorso al TAR alle manifestazioni di piazza, al sostegno al proprietario che non ha la minima intenzione di vendere il terreno su cui dovrebbe sorgere la piazzola di perforazione.
Il sostegno del sindaco di Cinigiano Romina ai monticellesi Sani fa venire in mente quanto espresso qualche tempo fa, su un caso analogo, dal sindaco di Radicondoli Emiliano Bravi: “Non so se si tratti di speculazioni, e non voglio nemmeno pensarlo, anche visto il nuovo interesse riguardo le energie rinnovabili dettato dagli ultimi avvenimenti, ma sono sicuro che il modus operandi di chicchessia non è consono ad un normale atteggiamento di collaborazione con le amministrazioni locali e di conseguenza con le comunità, nel cui territorio si vuol fare un investimento o quantomeno si dichiara che si vuol fare un investimento”.