E Neri (Siena Rinasce) "apprezza" Mugnaioli
Noi speriamo solo che di buchi non ne vengano fatti nella sala del Mappamondo (come ha fatto Renzi nel Salone dei Cinquecento) o che non salti in mente a nessuno di costruire una nuova facciata ai Servi (come il suo mentore, fiorentino da Rignano sull’Arno, voleva fare a San Lorenzo).
Cosa c’entra con Mugnaioli tutto questo? Sono persuaso che Mugnaioli rappresenti un punto fermo, un Pd poco svolazzante e tradizionale, almeno per chi ha vissuto il Partito, con onestà intellettuale, impegno e, perché no, innato senso del dovere e rispetto per la gerarchia, ma anche per tutti quelli che apprezzano ancora una cultura della meritocrazia nella politica, ed hanno vissuto le recenti vicende con dolorosa sorpresa. Per questi senesi del Pd, Mugnaioli rappresenta una coerenza che, anche di fronte alle innegabili e gravissime colpe del partito, percorre una strada di dignitosa speranza, sicuramente affatto carnevalesca e consacrata all’ovvietà mediatica.
Certo Mugnaioli non ha l’appeal del nuovo o presunto tale, certo pesano ancora i ricordi dei capperi e delle cene amalfitane, però la persona è schietta e poco incline all’effimero. La storia delle primarie di primavera lo ha nobilitato: Mugnaioli non ha fatto la figuraccia di D’Onofrio che, posticcio sfidante alla prima tornata, ha ritenuto più utile tirare la volata ad altri che rivendicare il suo ruolo di candidato! Tra i due non c’è proprio paragone!
Ha un compito difficile Mugnaioli e noi non lo aiuteremo per niente ma prendiamo atto della sua serietà e del fatto che egli rappresenta un interlocutore più solido rispetto alle nuvole, ai venti e alle geometrie variabili.
Eugenio Neri, capogruppo Siena Rinasce