Navarri, Brocchi e Gueye a sostegno della candidatura
SIENA. “Per cambiare il Pd e bloccare l’emorragia di consensi degli ultimi appuntamenti elettorali va cambiato segretario. Nessuno può credere che a risolvere i problemi del nostro partito possano essere coloro che li hanno creati, con la loro gestione chiusa e autoritaria”. E’ quanto dichiara il candidato a segretario provinciale del Pd di Siena, Riccardo Burresi.
“Serve cambiare – spiega Burresi – per questo ringrazio la vicesindaco di Murlo Paola Brocchi, la presidente dell’associazione ‘Antigone’ Alessandra Navarri e Moussa Ndioumbe Gueye Presidente dell’Associazione dei Senegalesi “ Dioubo “ per aver dato la loro disponibilità a sostenere in queste settimane il nostro progetto di cambiamento. E’ la dimostrazione che il nostro progetto e le nostre idee stanno aggregando energie nuove e diverse, che vanno ben oltre i confini di una semplice associazione”.
“Il nostro PD è il partito della pari opportunità dove non importa da dove vieni, se sei uomo o donna, il colore della tua pelle o la tua religione. Quello che importa è cosa possiamo fare insieme per cambiare il Pd, rimettere in cammino la speranza e per tornare con orgoglio a chiamarci democratici come il 14 ottobre 2007 quando abbiamo fondato il PD. Solo a Siena il segretario in carica, da oltre un anno alla guida del partito con l’appoggio di tutta la vecchia nomenclatura, crede di poter candidamente sostenere che lui può rivoluzionare il Pd. Per aprire la nuova stagione del Pd serve cambiare segretario, perché quello di oggi ha deluso e allontanato.”
“Serve cambiare – spiega Burresi – per questo ringrazio la vicesindaco di Murlo Paola Brocchi, la presidente dell’associazione ‘Antigone’ Alessandra Navarri e Moussa Ndioumbe Gueye Presidente dell’Associazione dei Senegalesi “ Dioubo “ per aver dato la loro disponibilità a sostenere in queste settimane il nostro progetto di cambiamento. E’ la dimostrazione che il nostro progetto e le nostre idee stanno aggregando energie nuove e diverse, che vanno ben oltre i confini di una semplice associazione”.
“Il nostro PD è il partito della pari opportunità dove non importa da dove vieni, se sei uomo o donna, il colore della tua pelle o la tua religione. Quello che importa è cosa possiamo fare insieme per cambiare il Pd, rimettere in cammino la speranza e per tornare con orgoglio a chiamarci democratici come il 14 ottobre 2007 quando abbiamo fondato il PD. Solo a Siena il segretario in carica, da oltre un anno alla guida del partito con l’appoggio di tutta la vecchia nomenclatura, crede di poter candidamente sostenere che lui può rivoluzionare il Pd. Per aprire la nuova stagione del Pd serve cambiare segretario, perché quello di oggi ha deluso e allontanato.”
