Necessario alzare la rete delle protezioni sociali contro il fenomeno dell'usura
FIRENZE. La camorra in azione a due passi da Siena. E’ stata smantellata a Firenze una banda composta da casalesi e fiorentini che prestava soldi ad usura con tassi altissimi e con feroci azioni di rappresaglia verso chi non era in grado di restituire i quattrini con la celerità richiesta. Addirittura per sette operatori di pubblici esercizi fiorentini, un grossista di gomme di Lucca e un albergatore di Montecatini Terme (PT), la consegna del denaro in prestito avveniva nell’area di provenienza dei malavitosi, che potevano fare pressione psicologica sui malcapitati, facendo vedere loro le aderenze che avevano sul territorio campano. Come sempre, all’atto della richiesta di restituzione del soldi compresi interessi a tassi che arrivavano al 400%, minacce di pestaggio se non di morte. Due esponenti del clan Bidognetti, a cui l’ordine di arresto è stato consegnato in carcere, dove sono detenuti per altri reati, partivano da Villa Literno in Ferrari e alloggiavano a Firenze a spese dei malcapitati “clienti”, sembra addirittura arrivando a minacciare con le armi i riottosi. Sono finiti in carcere anche i tre fiorentini che agivano sul territorio toscano per conto del clan camorristico.