Le quotazioni di benzina e gasolio sono stazionarie negli ultimi due mesi
ROMA. (ASCA) Prosegue la discesa delle quotazioni internazionali di benzina e diesel. Complice anche il rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro, i due prodotti oggi si attestano rispettivamente ai minimi dall’inizio di marzo e dalla fine di febbraio, favorendo cosi’ un’impennata dei margini lordi delle compagnie (da non confondere con i profitti in quanto comprensivi anche dei costi di filiera, tra cui la remunerazione del gestore, i costi di distribuzione e la commercializzazione) ad un livello superiore alla media dei tre anni precedenti per circa 4 centesimi. Ciononostante, sulla rete carburanti italiana si muove ben poco. Ieri, infatti, Shell ha ritoccato al ribasso di 0,5 centesimi i prezzi raccomandati della benzina, mentre tutti gli altri competitor sono rimasti fermi. Pressoche’ stabili anche i prezzi praticati sul territorio (che ricordiamo ancora una volta sono cosa ben diversa da quelli raccomandati o consigliati dalle compagnie), con le punte che si confermano a 1,979 euro/litro al Centro per la benzina, 1,817 per il diesel e 0,910 per il gpl (entrambi al Sud). Medie nazionali invece a 1,902, 1,782 e 0,882 euro/litro. E’ quanto emerge dal monitoraggio di quotidianoenergia.it in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE. A livello Paese il prezzo medio praticato della benzina (in modalita’ servito) va dall’1,895 euro/litro di Esso all’1,902 di Tamoil (no-logo in lieve discesa 1,786 euro/litro). Per il diesel si passa dall’1,772 euro/litro di Eni all’1,782 di Q8 (no-logo a 1,649). Il Gpl e’ tra 0,867 euro/litro di Eni e 0,882 di TotalErg (no-logo a 0,835).