Il cda del Monte, la ripresa del processo Alexandria. E Sansedoni...

SIENA. Si svolgerà domani (9 ottobre) il Cda di Banca Monte dei Paschi di Siena nel corso del quale saranno sostituiti i dimissionari Marco Turchi e Paola De Martini. I due consiglieri lasceranno il posto ai rappresentanti di Btg Pactual e Fintech Advisory, come stabilito da Patto di sindacato siglato con la Fondazione sul 9% della banca. La ricostituzione del Cda avverrà per cooptazione. Secondo indicrezioni, i pattisti dovrebbero cooptare il numero uno di Fintech, DavidMartinezGuzman, mentre Btg Pactual opterebbe per il partner della sede di Londra, RobertoIsolani. I due nuovi consiglieri resteranno in carica fino all’aprile del 2015.
Siena Cec 2019
Domani è anche prevista la visita della commissione europea, che sta proseguendo la sua analisi delle città candidate a capitale della cultura. La commissione + composta da tre delegati, due europei ed uno italiano, e resterà a Siena per sette ore )come per le altre città candidate). Al Santa Maria della Scala e in Palazzo Pubblico incontreranno i coordinatori dei progetti, le istituzioni, le forze economiche e sociali, mentre in piazza del Mercato vedranno le donne delle Contrade.
Sansedoni spa
Continua intanto l’operazione di salvataggio di Sansedoni spa, l’immobiliare pecondo le voci che circolano nell’ambiente, sarebbero in arrivo le lettere di moratoria delle banche creditrici, con scadenza al 31 dicembre prossimo, per la ristrutturazione del debito di circa 200 milioni. In tal modo i soci sarebbero ancora in grado di tentare il risanamento della partecipata. In ipotesi l’ammissione a una procedura concorsuale come un accordo di ristrutturazione ex 182-bis o un concordato preventivo. In mancanza di un accordo, la società potrebbe essere costretta a convertire il debito in equity con conseguente graduale liquidazione.
Secondo l’accusa, gli imputati nascosero a Bankitalia i rischi che la banca assunse nel 2009 rinegoziando il derivato Alexandria con la banca giapponese Nomura per l’acquisto a prezzi fuori mercato dello strutturato da parte della banca giapponese e l’acquisto di Mps da Nomura di 3miliardi di Btp trentennali finanziato da un pronti contro termine. Secondo l’accusa l’operazione servì al Monte di evitare di iscrivere correttamente in bilancio 2009 la perdita registrata da Alexandria. Tutto è ruotato su un documento, il mandate agreement, ritrovato casualmente nel 2012. Secondo i pm il comportamento degli ex-vertici generò scarsa trasparenza e dall’altro portarono la banca “a un passo dal fallimento”.
Siena Cec 2019
Domani è anche prevista la visita della commissione europea, che sta proseguendo la sua analisi delle città candidate a capitale della cultura. La commissione + composta da tre delegati, due europei ed uno italiano, e resterà a Siena per sette ore )come per le altre città candidate). Al Santa Maria della Scala e in Palazzo Pubblico incontreranno i coordinatori dei progetti, le istituzioni, le forze economiche e sociali, mentre in piazza del Mercato vedranno le donne delle Contrade.
Sansedoni spa
Continua intanto l’operazione di salvataggio di Sansedoni spa, l’immobiliare pecondo le voci che circolano nell’ambiente, sarebbero in arrivo le lettere di moratoria delle banche creditrici, con scadenza al 31 dicembre prossimo, per la ristrutturazione del debito di circa 200 milioni. In tal modo i soci sarebbero ancora in grado di tentare il risanamento della partecipata. In ipotesi l’ammissione a una procedura concorsuale come un accordo di ristrutturazione ex 182-bis o un concordato preventivo. In mancanza di un accordo, la società potrebbe essere costretta a convertire il debito in equity con conseguente graduale liquidazione.
Alexandria/Mps
Secondo l’accusa, gli imputati nascosero a Bankitalia i rischi che la banca assunse nel 2009 rinegoziando il derivato Alexandria con la banca giapponese Nomura per l’acquisto a prezzi fuori mercato dello strutturato da parte della banca giapponese e l’acquisto di Mps da Nomura di 3miliardi di Btp trentennali finanziato da un pronti contro termine. Secondo l’accusa l’operazione servì al Monte di evitare di iscrivere correttamente in bilancio 2009 la perdita registrata da Alexandria. Tutto è ruotato su un documento, il mandate agreement, ritrovato casualmente nel 2012. Secondo i pm il comportamento degli ex-vertici generò scarsa trasparenza e dall’altro portarono la banca “a un passo dal fallimento”.