L'ex-candidato sindaco: "Basta con l
SIENA.“In questi giorni, a Siena c’è aria di rassegnazione”. Eugenio Neri alza i toni per scuotere i cittadini, invitandoli a “aprire gli occhi e prendere atto della situazione. La finanza internazionale, gli organi di controllo e la politica hanno depredato Siena. Il patrimonio accumulato nei secoli dalla collettività è stato utilizzato per soddisfare interessi altrui. Questo è un dato di fatto di fronte al quale tutta la città deve prendere coscienza. Uno scatto d’orgoglio, in modo da non rimanere vittime passive di fronte a coloro che, ad esempio, spacciano i Bond statali concessi ad MPS come un aiuto generosamente calato dall’alto”.
Le parole di Neri si dirigono poi verso la classe politica, “rassegnata ad accettare passivamente ogni scelta, come ad esempio l’aumento di capitale della Fondazione necessario al pagamento di Antonveneta. In questi giorni, l’attenzione su questioni di tale importanza deve rimanere ai massimi livelli. Per questo motivo, ogni ambiguità è dannosa e deleteria per Siena”. Le ambiguità di coloro che “anche dopo la conclusione della campagna elettorale continuano a fornire dichiarazioni contrastanti. Il Sindaco deve schierarsi a difesa degli interessi della collettività e ciò significa assumere una posizione chiara in merito alla difesa del vincolo del 4%, in modo da impedire che tutta Siena paghi per gli errori e per le scelleratezze di pochi. Continuare con il fair play nei confronti di chi ha depredato la città è inutile e beffardo. Al di là dei gravissimi errori commessi del partito che rappresenta, il Sindaco deve scongiurare ulteriori forzature e imposizioni, con il coraggio di dare l’alt al presidente Mancini. C’è in ballo il futuro di Siena”. Un atto di coraggio ed onestà chiesto anche agli organi di controllo finanziari.
“Il Ministero delle Finanze e la Comunità Europea, oltre a chiedere a gran voce la rimozione del vincolo del 4%, devono avere anche l’onestà di fare chiarezza sulla totale assenza di controlli per l’operazione Antonveneta”. Eugenio Neri conclude poi il suo intervento precisando che, “proprio per l’importanza della posta in palio, non mi arrenderò. Se questa classe politica si mostrerà ulteriormente accondiscendente se ne prenderà ogni responsabilità. Fino ad oggi, ha fatto ricorso a stratagemmi e trucchi. L’ultimo esempio è quello di un sindaco che, come risulta dai verbali del Consiglio Comunale di Monteriggioni, dichiara di avere a cuore la carica di presidente in una controllata a tal punto da determinare la sua decadenza da primo cittadino, salvo poi abbandonare la stessa società Comunale un mese più tardi. Dichiarazioni di facciata, in linea con il comportamento che ha contraddistinto da troppo tempo i politici senesi. Tutto ciò deve rappresentare il passato, specialmente in questi giorni in cui il futuro della più grande risorsa cittadina è minacciato”.
(Foto Corrado De Serio)
Le parole di Neri si dirigono poi verso la classe politica, “rassegnata ad accettare passivamente ogni scelta, come ad esempio l’aumento di capitale della Fondazione necessario al pagamento di Antonveneta. In questi giorni, l’attenzione su questioni di tale importanza deve rimanere ai massimi livelli. Per questo motivo, ogni ambiguità è dannosa e deleteria per Siena”. Le ambiguità di coloro che “anche dopo la conclusione della campagna elettorale continuano a fornire dichiarazioni contrastanti. Il Sindaco deve schierarsi a difesa degli interessi della collettività e ciò significa assumere una posizione chiara in merito alla difesa del vincolo del 4%, in modo da impedire che tutta Siena paghi per gli errori e per le scelleratezze di pochi. Continuare con il fair play nei confronti di chi ha depredato la città è inutile e beffardo. Al di là dei gravissimi errori commessi del partito che rappresenta, il Sindaco deve scongiurare ulteriori forzature e imposizioni, con il coraggio di dare l’alt al presidente Mancini. C’è in ballo il futuro di Siena”. Un atto di coraggio ed onestà chiesto anche agli organi di controllo finanziari.
“Il Ministero delle Finanze e la Comunità Europea, oltre a chiedere a gran voce la rimozione del vincolo del 4%, devono avere anche l’onestà di fare chiarezza sulla totale assenza di controlli per l’operazione Antonveneta”. Eugenio Neri conclude poi il suo intervento precisando che, “proprio per l’importanza della posta in palio, non mi arrenderò. Se questa classe politica si mostrerà ulteriormente accondiscendente se ne prenderà ogni responsabilità. Fino ad oggi, ha fatto ricorso a stratagemmi e trucchi. L’ultimo esempio è quello di un sindaco che, come risulta dai verbali del Consiglio Comunale di Monteriggioni, dichiara di avere a cuore la carica di presidente in una controllata a tal punto da determinare la sua decadenza da primo cittadino, salvo poi abbandonare la stessa società Comunale un mese più tardi. Dichiarazioni di facciata, in linea con il comportamento che ha contraddistinto da troppo tempo i politici senesi. Tutto ciò deve rappresentare il passato, specialmente in questi giorni in cui il futuro della più grande risorsa cittadina è minacciato”.
(Foto Corrado De Serio)