Imprendia (Cna e Api): "Sono un buon inizio per le imprese"

SIENA. Dopo le tante sollecitazioni delle associazioni, il Governo è intervenuto sulle norme relative al “Codice della proprietà industriale”, che negli ultimi anni è stato fonte di molta preoccupazione per le imprese del settore arredamento e legno. I problemi iniziano a vedere una soluzione, visto che l’atto riguarda solo una parte di prodotti realizzati prima del 2001 e non affronta nella sua interezza la problematica. Vogliamo comunque considerare la norma un nuovo inizio, auspicando che a breve possa essere fatta chiarezza per tutte le produzioni.
Il provvedimento su questa delicata materia è contenuto in un articolo del decreto “Sblocca Italia” e toglie parte delle ombre sulle regole che hanno già creato molte difficoltà alle imprese del settore arredo casa e complemento d’arredo di piccola e media dimensione del nostro territorio. Malgrado le problematiche legate all’attuale crisi e ad una legislazione in materia di diritti d’autore penalizzante, queste hanno infatti continuato ad investire sullo studio e la realizzazione di prodotti di design di interni di alta gamma, apprezzati sui mercati nazionali ed internazionali. Su questa nuova ripartenza è dunque forte la soddisfazione di Imprendia, ente associativo creato da Api e Cna di Siena per dar voce e rappresentanza politica a più di mille piccole e medie imprese della provincia di Siena e dei comuni fiorentini ad essa contigui. Chiaro il pensiero del presidente Lino Pompili e del coordinatore di Imprendia Aviano Savelli: “E’ una battaglia che da anni portiamo avanti con Cna ed Api ed il risultato raggiunto è un chiaro successo della rappresentanza unita e coesa. Un doveroso ringraziamento deve andare al Governo ed a tutti i parlamentari senesi che si sono adoperati per raggiungere questo importante traguardo. Il percorso di chiarezza sulle regole finalmente iniziato potrà dare nuovo slancio e competitività al settore arredamento, non solo senese o comunque toscano, ma all’intero comparto a livello nazionale. La battaglia è iniziata ed auspichiamo che anche in aula i parlamentari del nostro territorio proseguano nel loro meritorio impegno affinché il provvedimento non venga snaturato, ma al contrario si vada ancora avanti per tutelare le imprese che danno vita e lavoro a migliaia di famiglie”.