L'accusa è di tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia
La donna ha confermato quanto era stato già accertato e riferito dalla madre alla Polizia. Dopo aver chiesto circa 30 euro alla mamma per effettuare una ricarica telefonica, al suo rifiuto ha iniziato ad inveire contro di lei verbalmente per poi passare alle vie di fatto, colpendola alla testa con una mazzo di chiavi. Dai primi riscontri e dagli accertamenti successivi è poi emerso che le richieste di denaro sono diventate negli ultimi tempi sempre più pressanti, divenendo il principale motivo di continue liti e accese discussioni, talvolta anche violente, tra madre e figlia.
Quando gli agenti sono entrati nell’abitazione dove è stato consumato il reato hanno trovato le camere da letto completamente a soqquadro, ridotte in quello stato dalla figlia stessa nel tentativo di cercare il denaro negatole e con il telefono di casa staccato.
La vittima è stata subito accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale dai sanitari del 118, chiamati dalla Polizia. Dal Nosocomio de Le Scotte è stata dimessa dopo le cure opportune con una prognosi di 5 giorni per le lesioni con lieve trauma cranico riportate.
La R.T. è stata pertanto arrestata ed accompagnata al carcere fiorentino di Sollicciano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.






