
MONTERONI D'ARBIA. "La Festa della Legalità organizzata a Firenze dalla Regione Toscana sarà un’utile giornata di confronto e approfondimento sul tema della lotta alla criminalità, una lotta nella quale il progetto di gestione avanzato da Comune di Monteroni d’Arbia, Provincia di Siena e Regione Toscana per Suvignano si inserisce a pieno titolo come modello di politica attiva per la difesa dei beni confiscati alla mafia". Queste le parole del sindaco di Monteroni d’Arbia Jacopo Armini che interverrà alla tavola rotonda dal titolo “Fermare gli affari di mafia, difendere i beni confiscati” in programma domani (18 dicembre) a Firenze in occasione della Festa della Legalità.
"La tavola rotonda – ha aggiunto Armini – sarà soprattutto l’occasione per dibattere ancora una volta sul futuro di Suvignano con esponenti illustri della lotta alla mafia come il presidente onorario della Corte di Cassazione Piero Luigi Vigna, il presidente nazionale di Libera Don Luigi Ciotti, il membro della commissione parlamentare antimafia Walter Veltroni. A loro porterò in primo luogo la testimonianza di un territorio, quello senese, compatto e deciso in quella battaglia per la legalità che mira ad una gestione sociale dell’azienda agricola di Suvignano. La testimonianza di tutte quelle persone, quasi mille in tutta la provincia, che in questi giorni hanno firmato la petizione per far sì che il miglior esempio della lotta alla mafia sul nostro territorio non venga messo all’asta. Ribadisco dunque – ha concluso il primo cittadino di Monteroni d’Arbia – la ferma posizione contro il Governo e contro la Finanziaria in esame alla Camera dei Deputati che mette in serio pericolo il futuro dell’azienda agricola di Suvignano e di tutti gli altri beni che, anche in Toscana, sono stati confiscati alla mafia».
"La tavola rotonda – ha aggiunto Armini – sarà soprattutto l’occasione per dibattere ancora una volta sul futuro di Suvignano con esponenti illustri della lotta alla mafia come il presidente onorario della Corte di Cassazione Piero Luigi Vigna, il presidente nazionale di Libera Don Luigi Ciotti, il membro della commissione parlamentare antimafia Walter Veltroni. A loro porterò in primo luogo la testimonianza di un territorio, quello senese, compatto e deciso in quella battaglia per la legalità che mira ad una gestione sociale dell’azienda agricola di Suvignano. La testimonianza di tutte quelle persone, quasi mille in tutta la provincia, che in questi giorni hanno firmato la petizione per far sì che il miglior esempio della lotta alla mafia sul nostro territorio non venga messo all’asta. Ribadisco dunque – ha concluso il primo cittadino di Monteroni d’Arbia – la ferma posizione contro il Governo e contro la Finanziaria in esame alla Camera dei Deputati che mette in serio pericolo il futuro dell’azienda agricola di Suvignano e di tutti gli altri beni che, anche in Toscana, sono stati confiscati alla mafia».