Gelo di Nethanhiau, no da Hamas e Anp
WASHINGTON. Il presidente americano Barack Obama ha auspicato per israeliani e palestinesi una pace “basata sui confini del 1967” con  scambi di territori “mutuamente concordati”, che porti alla creazione  di due stati “con confini palestinesi permanenti”. Il capo della Casa  Bianca ha dedicato alla pace in Medio Oriente una larga parte del suo  atteso discorso pronunciato in diretta tv dal Dipartimento di Stato,  parlando di una “comunità internazionale stanca di un processo senza  fine che non produce mai un risultato”. Ai palestinesi ha detto che “gli  sforzi per delegittimare Israele si concluderanno in un fallimento” e  ha avvertito che il tentativo di ottenere il riconoscimento del loro  stato all’assemblea generale delle Nazioni Unite “non creerà uno stato  indipendente”. Ma ha anche avvertito Israele che “lo status quo è  insostenibile”. “Spetta a israeliani e palestinesi agire”, dato che  nessuno, neanche gli Stati Uniti “può imporre loro la pace”, ha  sottolineato.
                                        		
					                                            
                                    


		
 
                                                                
                                


