I quesiti del sindacato di Polizia al coordinatore

SIENA. Massimo Parisi, coordinatore regionale Forza Italia, componente della Commissione Giustizia e capogruppo Forza Italia nella Commissione bicamerale per le questioni regionali, ha incontrato i componennti della Segreteria Provinciale senese UGL Polizia di Stato con a capo il Segretario Regionale Mauro Marruganti. Nel corso dell’incontro sono stati proposti a Parisi alcuni quesiti relativi alle problematiche nazionali e locali per quanto riguarda il c.d. “comparto sicurezza” che di seguito riportiamo.
Quali azioni si intendono intraprendere se per il 2015 sarà confermato ancora il blocco salariale per la Polizia?
Il tema particolarmente serio e delicato del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali, per i comparti difesa-sicurezza è stato affrontato alla Camera dei deputati lo scorso 14 luglio, attraverso l’esame delle mozioni fra cui quella del Gruppo di Forza Italia, che impegnava il Governo Renzi, a prevedere (a partire dal primo semestre del 2015) iniziative concrete, volte a sospendere il blocco degli effetti economici delle progressioni di carriera e degli automatismi retributivi per il comparto difesa-sicurezza e soccorso pubblico. Purtroppo le nostre richieste sono state respinte. In più di una occasione Forza Italia ha sollecitato una maggiore attenzione affinché il Governo aprisse una nuova stagione nei confronti dei problemi della difesa e si potessero trovare quanto prima, soluzioni alle diverse questioni irrisolte assicurando una maggiore prospettiva di crescita e di sostegno economico per il personale delle Forze armate e della Polizia. L’attuale quadro ambiguo e contradditorio che emerge in ordine alle scelte decisionali del Governo, tra le esigenze di razionalizzazione delle risorse finanziarie, contenute all’interno del cosiddetto “Piano-Cottarelli” e le dichiarazioni del Ministro dell’interno Alfano il quale (in occasione dell’incontro con i ministri di giustizia e affari interni degli Stati membri dell’Unione europea dell’8 luglio 2014 a Milano,) ha affermato, che l’obiettivo del semestre di presidenza italiana dell’Ue è quello di compiere una revisione della strategia per la sicurezza interna, non sembrano fornire elementi di chiarezza e rassicurazione per i prossimi mesi. La prossima legge di stabilità per il 2015, sarà dunque un appuntamento fondamentale per meglio comprendere quali saranno le intenzioni di questo Governo: ovvero se la volontà sarà quella di proseguire anche per il 2015 il blocco della contrattazione, degli automatismi stipendiali e degli assegni in funzione, per il personale della Polizia di Stato, oppure, come auspico, ci sarà un’inversione di tendenza, positiva e di autentica svolta che vada incontro alle necessità del comparto. A tal fine certamente non mancherà il contributo di Forza Italia, per rimuovere quella che rappresenta una discriminazione che si è venuta a determinare nel corso di questi anni nei confronti del personale del comparto che, nonostante vanti sia requisiti professionali che di anzianità, non ha visto riconosciuti i diritti ad esso spettanti sotto il profilo contrattuale, nonché giuridico costituzionale.
In caso di ulteriore innalzamento dell’età pensionabile per la Polizia, quale sarà l’atteggiamento di Forza Italia?
Forza Italia non potrà che respingere con fermezza eventuali proposte di modifiche peggiorative dell’attuale regime previdenziale d’innalzamento dell’età pensionabile delle forze di polizia già pesantemente corretto in maniera negativa nel recente passato dal Governo Monti, con il decreto salva-Italia, che nuocerebbero, in termini di efficienza, rispetto al servizio che si intende fornire alla collettività. Al contrario è arrivato il momento che si discuta in tempi rapidi della riforma della previdenza complementare all’interno del comparto della Polizia di Stato con la costituzione di un Fondo ad hoc.
Sono in programma proposte concrete per il riordino delle carriere auspicate dal Governo Letta e poi manifestato con una proposta assurda rigettata da tutti i Sindacati?
Al tentativo di riordino delle carriere per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico da parte del Governo Letta, stroncato dalla Ragioneria dello Stato per insufficienza dei fondi, peraltro con un budget a disposizione inadeguato, che si è rivelato una beffa nei riguardi delle migliaia di operatori addetti alla sicurezza del Paese, non sono seguite iniziative significative e concrete da parte del Governo Renzi. In constatazione dell’assenza di misure di riordino delle carriere che, da un lato salvaguardino le esigenze operative e funzionali della Polizia di Stato e dall’altro, riconoscano un vero percorso di carriera aperta dalla base, il Gruppo di Forza Italia, favorirà attraverso un’iniziativa legislativa volta ad interpretare un serio percorso di effettiva carriera aperta dalla base, riconoscendo le elevate responsabilità
del personale della Polizia di Stato, a partire dalla qualifica iniziale di agente di pubblica sicurezza.
Quali azioni farà Forza Italia in caso di chiusura dei presidi di Polizia già programmata dal Governo Renzi?
Le informazioni confuse e frammentarie che provengono dal Governo, attraverso il Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica e contenute all’interno del cosiddetto “Piano-Cottarelli”, secondo le quali la riorganizzazione del comparto sicurezza sul territorio, sarebbe orientata a prevedere la dismissione di un considerevole numero di presidi di sicurezza in tutta Italia, ove confermato, rischia di determinare gravissime ripercussioni sui livelli di vigilanza, per la sicurezza e l’assistenza della comunità nazionale. Stando alle ultime indicazioni, le decisioni di razionalizzazione nazionale della settore sicurezza, saranno decise all’interno della prossima legge di stabilità per il 2015 che sarà presentata agli inizi di autunno. Forza Italia vigilerà attentamente sulle scelte decisionali del Governo sull’eventuale soppressione delle centinaia di presidi nazionali di sicurezza, opponendosi in maniera rigorosa, in considerazione che chiudere in maniera indiscriminata uffici di polizia per “fare cassa” comporterà solo effetti negativi e pericolosi, al contrario, introdurre misure di rideterminazione del numero delle forze di pubblica sicurezza, (in
considerazione che l’Italia, rappresenta l’unico Paese europeo ad avere 7 comparti della polizia di Stato) può costituire invece un percorso sul quale è possibile convergere. Per quanto riguarda le problematiche locali come ben noto mi sono già impegnato dalla fine del 2013 con una interpellanza parlamentare a seguito delle iniziative intraprese dal Questore BENEDETTI e che hanno portato alla chiusura dei rapporti sindacali con la UGL. Fiducioso in una repentina risoluzione con l’arrivo del nuovo Questore PICCOLOTTI, sono pronto se necessario a ripetermi con ulteriori iniziative volte a garantire la tutela ed i diritti dei lavoratori del comparto sicurezza impegnati a tutelare ogni giorno la vostra splendida città.
Quali azioni si intendono intraprendere se per il 2015 sarà confermato ancora il blocco salariale per la Polizia?
Il tema particolarmente serio e delicato del blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali, per i comparti difesa-sicurezza è stato affrontato alla Camera dei deputati lo scorso 14 luglio, attraverso l’esame delle mozioni fra cui quella del Gruppo di Forza Italia, che impegnava il Governo Renzi, a prevedere (a partire dal primo semestre del 2015) iniziative concrete, volte a sospendere il blocco degli effetti economici delle progressioni di carriera e degli automatismi retributivi per il comparto difesa-sicurezza e soccorso pubblico. Purtroppo le nostre richieste sono state respinte. In più di una occasione Forza Italia ha sollecitato una maggiore attenzione affinché il Governo aprisse una nuova stagione nei confronti dei problemi della difesa e si potessero trovare quanto prima, soluzioni alle diverse questioni irrisolte assicurando una maggiore prospettiva di crescita e di sostegno economico per il personale delle Forze armate e della Polizia. L’attuale quadro ambiguo e contradditorio che emerge in ordine alle scelte decisionali del Governo, tra le esigenze di razionalizzazione delle risorse finanziarie, contenute all’interno del cosiddetto “Piano-Cottarelli” e le dichiarazioni del Ministro dell’interno Alfano il quale (in occasione dell’incontro con i ministri di giustizia e affari interni degli Stati membri dell’Unione europea dell’8 luglio 2014 a Milano,) ha affermato, che l’obiettivo del semestre di presidenza italiana dell’Ue è quello di compiere una revisione della strategia per la sicurezza interna, non sembrano fornire elementi di chiarezza e rassicurazione per i prossimi mesi. La prossima legge di stabilità per il 2015, sarà dunque un appuntamento fondamentale per meglio comprendere quali saranno le intenzioni di questo Governo: ovvero se la volontà sarà quella di proseguire anche per il 2015 il blocco della contrattazione, degli automatismi stipendiali e degli assegni in funzione, per il personale della Polizia di Stato, oppure, come auspico, ci sarà un’inversione di tendenza, positiva e di autentica svolta che vada incontro alle necessità del comparto. A tal fine certamente non mancherà il contributo di Forza Italia, per rimuovere quella che rappresenta una discriminazione che si è venuta a determinare nel corso di questi anni nei confronti del personale del comparto che, nonostante vanti sia requisiti professionali che di anzianità, non ha visto riconosciuti i diritti ad esso spettanti sotto il profilo contrattuale, nonché giuridico costituzionale.
In caso di ulteriore innalzamento dell’età pensionabile per la Polizia, quale sarà l’atteggiamento di Forza Italia?
Forza Italia non potrà che respingere con fermezza eventuali proposte di modifiche peggiorative dell’attuale regime previdenziale d’innalzamento dell’età pensionabile delle forze di polizia già pesantemente corretto in maniera negativa nel recente passato dal Governo Monti, con il decreto salva-Italia, che nuocerebbero, in termini di efficienza, rispetto al servizio che si intende fornire alla collettività. Al contrario è arrivato il momento che si discuta in tempi rapidi della riforma della previdenza complementare all’interno del comparto della Polizia di Stato con la costituzione di un Fondo ad hoc.
Sono in programma proposte concrete per il riordino delle carriere auspicate dal Governo Letta e poi manifestato con una proposta assurda rigettata da tutti i Sindacati?
Al tentativo di riordino delle carriere per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico da parte del Governo Letta, stroncato dalla Ragioneria dello Stato per insufficienza dei fondi, peraltro con un budget a disposizione inadeguato, che si è rivelato una beffa nei riguardi delle migliaia di operatori addetti alla sicurezza del Paese, non sono seguite iniziative significative e concrete da parte del Governo Renzi. In constatazione dell’assenza di misure di riordino delle carriere che, da un lato salvaguardino le esigenze operative e funzionali della Polizia di Stato e dall’altro, riconoscano un vero percorso di carriera aperta dalla base, il Gruppo di Forza Italia, favorirà attraverso un’iniziativa legislativa volta ad interpretare un serio percorso di effettiva carriera aperta dalla base, riconoscendo le elevate responsabilità
del personale della Polizia di Stato, a partire dalla qualifica iniziale di agente di pubblica sicurezza.
Quali azioni farà Forza Italia in caso di chiusura dei presidi di Polizia già programmata dal Governo Renzi?
Le informazioni confuse e frammentarie che provengono dal Governo, attraverso il Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica e contenute all’interno del cosiddetto “Piano-Cottarelli”, secondo le quali la riorganizzazione del comparto sicurezza sul territorio, sarebbe orientata a prevedere la dismissione di un considerevole numero di presidi di sicurezza in tutta Italia, ove confermato, rischia di determinare gravissime ripercussioni sui livelli di vigilanza, per la sicurezza e l’assistenza della comunità nazionale. Stando alle ultime indicazioni, le decisioni di razionalizzazione nazionale della settore sicurezza, saranno decise all’interno della prossima legge di stabilità per il 2015 che sarà presentata agli inizi di autunno. Forza Italia vigilerà attentamente sulle scelte decisionali del Governo sull’eventuale soppressione delle centinaia di presidi nazionali di sicurezza, opponendosi in maniera rigorosa, in considerazione che chiudere in maniera indiscriminata uffici di polizia per “fare cassa” comporterà solo effetti negativi e pericolosi, al contrario, introdurre misure di rideterminazione del numero delle forze di pubblica sicurezza, (in
considerazione che l’Italia, rappresenta l’unico Paese europeo ad avere 7 comparti della polizia di Stato) può costituire invece un percorso sul quale è possibile convergere. Per quanto riguarda le problematiche locali come ben noto mi sono già impegnato dalla fine del 2013 con una interpellanza parlamentare a seguito delle iniziative intraprese dal Questore BENEDETTI e che hanno portato alla chiusura dei rapporti sindacali con la UGL. Fiducioso in una repentina risoluzione con l’arrivo del nuovo Questore PICCOLOTTI, sono pronto se necessario a ripetermi con ulteriori iniziative volte a garantire la tutela ed i diritti dei lavoratori del comparto sicurezza impegnati a tutelare ogni giorno la vostra splendida città.