Galligani: "La Regione faccia chiarezza. Inopportuno da parte dei Comuni non anticipare le somme della Regione
SIENA – Scoppia la grana buoni scuola. In alcuni comuni della provincia ci viene segnalato che sarebbe a rischio l’erogazione dei buoni scuola per l’anno scolastico 2014/2015. Alla base del problema c’è una determina regionale del 2014 che, contrariamente a quanto avvenuto fino allo scorso anno, nel quale i buoni erano erogati dal Comune direttamente alle famiglie assegnatarie sulla base delle risorse assegnate dalla Regione come rimborso spese già sostenute, stabilisce che per l’anno in corso i contributi verranno assegnati ai Comuni in base al criterio dello sconto sulle rette che sia le strutture comunali che quelle private sarebbero tenute a fare. Questo comporterebbe da un lato l’anticipazione delle somme ai gestori privati da parte dei Comuni, anticipazione che però non vogliono dare per paura di un possibile annullamento dei contributi da parte della Regione. Dall’altro vediamo difficile che le strutture private possano applicare sconti che poi forse riscuoteranno a distanza di mesi, se non di anni a giudicare i tempi medi di pagamento della PA.
Il segretario provinciale del Carroccio Riccardo Galligani afferma: “Francamente ci sembra opportuno che la Regione faccia subito chiarezza sulla possibilità di un annullamento dei contributi paventata da alcuni Comuni e quali siano le difficoltà che potrebbero portare a tale annullamento.
D’altro canto però, non possiamo che biasimare anche l’atteggiamento dei Comuni, il quale appare tutt’altro che responsabile, avendo in alcuni casi rifiutato di anticipare le somme ed avendo fatto intendere che ci potrebbe anche essere stata la possibilità di richiedere indietro i soldi agli assegnatari qualora la Regione non coprisse la totalità dei buoni scuola assegnati alle famiglie. Purtroppo stiamo assistendo ad un’altra brutta pagina di smantellamento dei servizi ai cittadini. Vorremmo sapere se è un problema limitato alla nostra provincia oppure se è esteso a tutta la Regione e come da Firenze intendono porre rimedio.”