Nel Democrazia Day destra e sinistra invadono il centro di Roma con bandiere e cartelloni

di Michele Longo
ROMA. Costituzione Resistenza e Unità. Sono state queste le parole simbolo della notte bianca della Democrazia, che si è svolta ieri sera nelle piazze di Roma. Le manifestazioni di protesta contro la proposta di legge sulla prescrizione breve e sul conflitto d’attribuzione sul processo “Ruby” votato ieri alla Camera, sono cominciate nel pomeriggio con un sit-in proprio di fronte a Montecitorio. La seconda tappa è stata a piazza Pantheon, dove ha parlato Bersani, e si è conclusa in piazza Santi Apostoli a notte inoltrata.
Il segretario del Pd ha tuonato: “Oggi la maggioranza ha dichiarato che Ruby è la nipote di Mubarak, quindi Berlusconi va giudicato dal tribunale dei ministri e non da quello ordinario. Con questo voto la maggioranza ci umilia di fronte a tutto il mondo. E’ una vergogna”.
In piazza Santi Apostoli è intervenuto anche Bruno Tabacci di Alleanza per l’Italia che si è alternato sul palco con Rosy Bindi del Pd, Filippo Rossi di Futuro e Libertà e Antonio di Pietro dell’Italia dei Valori. Tutti hanno sottolineato quanto sia assurdo che, in mezzo ad un guerra, all’emergenza immigrati e alla crisi economica, il parlamento sia costretto ad occuparsi dei problemi giudiziari del premier.
Gli organizzatori parlano di oltre 8mila persone nelle varie piazze. Erano presenti partiti politici, Pd, Idv ma anche alcuni deputati del Fli e dell’Udc, c’era il popolo viola, e comitati come Articolo 21, Libertà e Giustizia , ma soprattutto moltissimi cittadini scesi in piazza con cartelli e tricolori.
Questa volta non sono state lanciate monetine, non si sono registrate violenze, ma solamente disgusto. E’ stata una manifestazione che ha visto una partecipazione trasversale, che ha visto scendere in piazza insieme gente di sinistra, di destra e di centro con un unico obiettivo in comune: difendere la Costituzione ed impedire nuove leggi ad personam che stravolgerebbero l’ordinamento giudiziario. In piazza un coro di cento persone ha intonato il Va’ pensiero, il Dies Irae e letto alcuni articoli della Costituzione.
La piazza ha chiesto a più riprese le dimissioni di Berlusconi, gridano “Vergonga, vergogna!” , invitandolo a farsi processare, per dimostrare realmente la sua innocenza. Verso l’una di notte la gente comincia a tornare a casa, del resto oggi è una giornata lavorativa, ma si fa comunque in tempo ad intonare l’Inno di Mameli, Bella Ciao e a promettere che questa notte bianca non sarà un episodio, ma continuerà a ripetersi finchè il governo proseguirà su questa strada.