E' la narrazione di venti anni di storia italiana
 
																		                                                                                            di Paola Dei 
SIENA. Fuori concorso alla 71 Mostra d’Arte cinematografica di Venezia, arriva al Cinema Pendola “la Trattativa” di e con Sabina Guzzanti. Un  documentario che presenta però questa volta le caratteristiche del film, laddove attori recitano parti di personalità e personaggi,  soprattutto per esigenze di copione, laddove questi non sono più in vita  o impossibilitati a partecipare. Definito docu-fiction con Enzo  Lombardo, Sabino Civilleri, Filippo Luna, Franz Cantalupo, il film è  stato realizzato in un teatro di posa, da gruppo di attori alla guida di  Sabina Guzzanti, i quali decidono di mettere in scena le vicende  relative alla presunta trattativa fra Stato e Mafia, a seguito di  tragiche vicende che hanno visto coinvolte molte città italiane, allo  stesso modo in cui vengono costruite le “fiction giornalistiche”,  partendo dall’uccisione di Falcone e Borsellino. La narrazione di venti  anni di storia italiana con vicende che si sono succedute: uccisione di  Salvo Lima, maxi processo, strage di Capaci, bombe a Firenze, Roma,  Milano, fallita strage allo Stadio olimpico, che hanno visto coinvolti  Riina, Mutolo, Mangano, etc.
Un Film ricco di dettagli che,  come ha detto la stessa regista, ha richiesto una mole di lavoro  inimmaginabile, dove l’aspetto più controverso è però da attribuire  proprio a quella parte più innovativa della messa in scena che, come  suggerito da insigni critici cinematografici, non ha una connotazione  precisa laddove molti dialoghi interpretati dagli attori, sono  ricostruiti sulla base di fatti presunti sopra i quali è stata scritta  la sceneggiatura. 
Con un montaggio eccellente, il Film ha  scatenato, come era immaginabile polemiche ruggenti, chi lo ha  amato,  chi non ha apprezzato la mescolanza di funzione e realtà. Ed in questo  connubio di pareri contrastanti, la miglior cosa è andare a vederlo e  farsi una idea personale mettendo in scena la propria capacità critica.
                                        		
					                                            
                                     


 
		
 
 
                                                                
                                



