Il film di Riccardo Milani tra leggerezza e antipolitica al potere

di Paola Dei
SIENA. In uscita nelle sale “Benvenuto Presidente”, scritto da Fabio Bonifacci e diretto da Riccardo Milani con Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Remo Girone, Beppe Fiorello, Cesare Bocci, Massimo Popolizio, Gianni Cavina, Omero Antonutti, Piera Degli Esposti, Franco Ravera, Patrizio Rispo, Michele Alhaique.Una satira politica apparentemente ingenua e superficiale con contenuti e interrogativi tutt’altro che ingenui, che toccano tematiche sociologiche, individuali e politologiche capaci di mettere e mettersi in discussione. Rieducazione civica con il forte messaggio di richiesta di cambiamento e coraggio per affrontarlo.
SIENA. In uscita nelle sale “Benvenuto Presidente”, scritto da Fabio Bonifacci e diretto da Riccardo Milani con Claudio Bisio, Kasia Smutniak, Remo Girone, Beppe Fiorello, Cesare Bocci, Massimo Popolizio, Gianni Cavina, Omero Antonutti, Piera Degli Esposti, Franco Ravera, Patrizio Rispo, Michele Alhaique.Una satira politica apparentemente ingenua e superficiale con contenuti e interrogativi tutt’altro che ingenui, che toccano tematiche sociologiche, individuali e politologiche capaci di mettere e mettersi in discussione. Rieducazione civica con il forte messaggio di richiesta di cambiamento e coraggio per affrontarlo.
Beppino, alias Giuseppe Garibaldi, semplice popolano bibliotecario di un paesino di montagna ma con un nome impegnativo e con l’hobby della pesca alle trote, viene eletto Presidente della Repubblica a causa di un fraintendimento sorto in seno ai contrasti per l’elezione del presidente fra destra, sinistra e centro dovuto proprio al suo nome. I politici ai vertici dei vari partiti lo prelevano mentre è intento alla pesca e nel viaggio verso Roma gli offrono succulente opportunità affinché rinunci al ruolo di presidente.
Deciso a rinunciare al ruolo in cambio di nulla, Beppino viene avviato al protocollo per l’annuncio delle sue dimissioni da una avvenente segretaria, Kasia Smutniak, ma nel momento del discorso ripreso in diretta dalle TV si convince di poter fare qualcosa di utile per la Nazione e accetta fra le ire e lo stupore dei politici che in questa impresa si trovano tutti concordi.
Pur in mezzo a mille difficoltà e rischi di esser fatto fuori, Beppino riscuote il gradimento del popolo e fa salire i sondaggi vertiginosamente. Fra colpi di scena, cene in pizzeria con adolescenti, accoglienza dei senzatetto nelle stanze presidenziali, il nuovo presidente riesce a migliorare almeno un po’ le sorti del paese ma messo davanti allaa scelta fra la strada della rigida onestà e quella dell’amore sceglierà la seconda.
In un momento in cui la politica vacilla e sembra essere molto lontana dalle necessità del popolo, Milani, come Andò, regista del film Viva la libertà, sceglie la soluzione dell’antipolitico al potere, inesperto di politologia ma capace di leggere i bisogni del popolo.
In mezzo a qualche caduta di stile un po’ retorica, Milani è capace di inserire fotogrammi di vera genialità, come il mettere nel ruolo del gran potere di burattinai reali registi cinematografici e noti personaggi del cinema, quasi a volerci dire che la vita è una recita di cui noi tutti siamo gli attori.
Fra le vicende politiche e le sorti del paese una storia d’amore condisce la pellicola e scoperchia la doppia anima della segretaria rigida dall’animo hyppie, interpretata da Kasia Smutniak, perfetta nel tirare fuori la sua natura duttile mentre era apparsa poco significativa in precedenti interpretazioni. Lentamente dimostra le sue capacità e si trova in perfetto agio nel ruolo di austera segretaria e in quello di verace e passionale amante-fidanzata-moglie del presidente.
Riflessioni, rispecchiamenti, l’invito alla leggerezza e ancora quel pizzico di follia che molto spesso nella vita non ci concediamo ma che si rive la essere la chiave per uscire da empasse e situazioni di stallo. In fondo senza Afrodite, dea dell’amore e Poseidone, dio del mare, che sconvolgono ogni tanto le nostre certezze, tutto sarebbe destinato a restare immobile.