Si chiede il rinvio: "Non possono decidere organi delegittimati e in scadenza"

SIENA. Dall’Associazione Pietraserena riceviamo e pubblichiamo.
“Con la presente l’Associazione Culturale Pietraserena, ente radicato da anni nel territorio Senese, portatrice, per scopi e tradizione, di interessi generali rilevanti nel territorio di insediamento storico della Fondazione MPS, componente la Lista Civica “Cittadini di Siena” che si presenterà alle prossime elezioni amministrative, avanza le seguenti considerazioni in merito all’eventuale modifica dello Statuto.
Riteniamo che l’attuale drammatico momento della Fondazione MPS, ma anche della Banca MPS e della stessa Siena, non consenta di affrontare con i giusti strumenti e con la necessaria serenità questo fondamentale passaggio; passaggio che potrebbe oltretutto diventare marginale visto che ad oggi sembra in gioco lo stesso futuro della Fondazione MPS.
E’ a tutti noto che la Fondazione MPS si trova attualmente in una situazione economica e patrimoniale particolarmente delicata, dopo essere stata l’assoluta protagonista del disastro della Città. La quota di Banca MPS in suo possesso e i dettami dello Statuto che imponevano alla Fondazione il mantenimento e il rafforzamento del proprio patrimonio avrebbero dovuto impedire tutte le scellerate scelte imposte dai partiti agli incapaci componenti del fallito e trasversale Sistema Siena, ma ciò non è avvenuto. Sarebbe stato sufficiente non disattendere le norme dello statuto e applicare la diligenza del buon padre di famiglia per garantire la
conservazione del patrimonio e l’erogazione degli utili al territorio di riferimento.
A questo punto riteniamo prioritario un percorso cittadino, interno al territorio, per definire il futuro della nostra Fondazione senza pressioni e senza ingerenze da ambienti esterni, che si sono dimostrati sempre più attenti ad interessi particolari che non a quelli della Comunità Senese. Troviamo paradossali e strumentali i pronunciamenti di alcuni soggetti, dall’ACRI ai vari Ministeri, che dopo anni di silenzi se non di connivenze sulle scellerate scelte compiute dalla Fondazione MPS, solo oggi si scoprono censori e solo oggi richiamano al rispetto di regole in passato puntualmente disattese con la loro tacita approvazione. Siamo pronti quindi anche a valutare i vantaggi e gli svantaggi di un’eventuale uscita dall’ACRI perchè riteniamo che ogni decisione sulla Fondazione, incluse le modifiche allo Statuto, debba essere rinviata di almeno un anno, e compiuta da una “governance” più stabile, più qualificata e soprattutto legittimata dai cittadini, senza interessate pressioni esterne.
Non è possibile consentire che gli attuali Organi Amministrativi, non solo in scadenza di mandato, ma anche delegittimati dai loro stessi comportamenti emendino uno statuto da loro per primi non rispettato, con spregio della Comunità Senese che aveva riposto in loro fiducia perchè difendessero il patrimonio della più ricca Fondazione europea.
Ricordiamo a tutti le vivaci contestazioni nei confronti del Presidente della Fondazione nel corso delle ultime due assemblee degli azionisti di Banca Mps. Questi Organi Amministrativi a nostro parere devono farsi da parte e devono essere sostituiti da un Commissariamento Civico affidato a cittadini Senesi di alto profilo e competenza, in grado di gestire con diversa e più elevata professionalità, a titolo pressochè gratuito, sia l’ordinaria gestione che le modifiche dello statuto.
Ribadendo quindi che la nostra proposta è di rinviare le modifiche dello Statuto di almeno un anno, anche per includere in questa operazione il Comune di Siena, ora Commissariato ma principale Ente pubblico di controllo della Fondazione MPS, riportiamo comunque di seguito alcuni nostri principi a cui si dovrebbero attenere le eventuali future variazioni statutarie:
– revisione degli Enti Nominanti, con la massima attenzione alla prevenzione di eventuali conflitti di interessi, palesi negli ultimi anni quando erogatori e beneficiari sono stati spesso coincidenti;
− riduzione drastica del numero dei componenti della Deputazione Generale e della Deputazione Amministratrice, abolizione dei compensi legati alla nomina sostituiti da un rimborso delle spese documentate, ridotta durata del mandato, non rinnovabile;
− divieto ai membri delle Deputazioni di ricoprire ruoli di amministratore nelle società controllate e partecipate dalla Fondazione, o comunque di ricoprire più di una carica;
− ridefinizione della autonomia dei nominati, da legare al raggiungimento di obiettivi e risultati da verificare a cadenza annuale, con automatica cessazione dell’incarico al mancato conseguimento di quanto concordato;
− istituzione di un Albo dei Candidati alla nomina nelle Deputazioni, che raccolga i nominativi di cittadini residenti in provincia di Siena da almeno tre anni, dotati di adeguate qualifiche professionali, etiche e/o di appartenenza alla cultura del territorio, da far eleggere dai cittadini in consultazioni popolari vincolanti per gli Enti nominanti;
− illustrazione in rete dei progetti presentati, delle ragioni per la loro accettazione, come delle ragioni per la loro esclusione, e dei curricula dei proponenti;
− rendicontazione periodica in rete dello stato di avanzamento dei progetti finanziati, con capillare controllo del corretto utilizzo delle risorse erogate;
− assoluta trasparenza e pubblicizzazione in rete di tutti gli atti, dei bilanci, dei compensi degli Amministratori e dei Dipendenti.
“Con la presente l’Associazione Culturale Pietraserena, ente radicato da anni nel territorio Senese, portatrice, per scopi e tradizione, di interessi generali rilevanti nel territorio di insediamento storico della Fondazione MPS, componente la Lista Civica “Cittadini di Siena” che si presenterà alle prossime elezioni amministrative, avanza le seguenti considerazioni in merito all’eventuale modifica dello Statuto.
Riteniamo che l’attuale drammatico momento della Fondazione MPS, ma anche della Banca MPS e della stessa Siena, non consenta di affrontare con i giusti strumenti e con la necessaria serenità questo fondamentale passaggio; passaggio che potrebbe oltretutto diventare marginale visto che ad oggi sembra in gioco lo stesso futuro della Fondazione MPS.
E’ a tutti noto che la Fondazione MPS si trova attualmente in una situazione economica e patrimoniale particolarmente delicata, dopo essere stata l’assoluta protagonista del disastro della Città. La quota di Banca MPS in suo possesso e i dettami dello Statuto che imponevano alla Fondazione il mantenimento e il rafforzamento del proprio patrimonio avrebbero dovuto impedire tutte le scellerate scelte imposte dai partiti agli incapaci componenti del fallito e trasversale Sistema Siena, ma ciò non è avvenuto. Sarebbe stato sufficiente non disattendere le norme dello statuto e applicare la diligenza del buon padre di famiglia per garantire la
conservazione del patrimonio e l’erogazione degli utili al territorio di riferimento.
A questo punto riteniamo prioritario un percorso cittadino, interno al territorio, per definire il futuro della nostra Fondazione senza pressioni e senza ingerenze da ambienti esterni, che si sono dimostrati sempre più attenti ad interessi particolari che non a quelli della Comunità Senese. Troviamo paradossali e strumentali i pronunciamenti di alcuni soggetti, dall’ACRI ai vari Ministeri, che dopo anni di silenzi se non di connivenze sulle scellerate scelte compiute dalla Fondazione MPS, solo oggi si scoprono censori e solo oggi richiamano al rispetto di regole in passato puntualmente disattese con la loro tacita approvazione. Siamo pronti quindi anche a valutare i vantaggi e gli svantaggi di un’eventuale uscita dall’ACRI perchè riteniamo che ogni decisione sulla Fondazione, incluse le modifiche allo Statuto, debba essere rinviata di almeno un anno, e compiuta da una “governance” più stabile, più qualificata e soprattutto legittimata dai cittadini, senza interessate pressioni esterne.
Non è possibile consentire che gli attuali Organi Amministrativi, non solo in scadenza di mandato, ma anche delegittimati dai loro stessi comportamenti emendino uno statuto da loro per primi non rispettato, con spregio della Comunità Senese che aveva riposto in loro fiducia perchè difendessero il patrimonio della più ricca Fondazione europea.
Ricordiamo a tutti le vivaci contestazioni nei confronti del Presidente della Fondazione nel corso delle ultime due assemblee degli azionisti di Banca Mps. Questi Organi Amministrativi a nostro parere devono farsi da parte e devono essere sostituiti da un Commissariamento Civico affidato a cittadini Senesi di alto profilo e competenza, in grado di gestire con diversa e più elevata professionalità, a titolo pressochè gratuito, sia l’ordinaria gestione che le modifiche dello statuto.
Ribadendo quindi che la nostra proposta è di rinviare le modifiche dello Statuto di almeno un anno, anche per includere in questa operazione il Comune di Siena, ora Commissariato ma principale Ente pubblico di controllo della Fondazione MPS, riportiamo comunque di seguito alcuni nostri principi a cui si dovrebbero attenere le eventuali future variazioni statutarie:
– revisione degli Enti Nominanti, con la massima attenzione alla prevenzione di eventuali conflitti di interessi, palesi negli ultimi anni quando erogatori e beneficiari sono stati spesso coincidenti;
− riduzione drastica del numero dei componenti della Deputazione Generale e della Deputazione Amministratrice, abolizione dei compensi legati alla nomina sostituiti da un rimborso delle spese documentate, ridotta durata del mandato, non rinnovabile;
− divieto ai membri delle Deputazioni di ricoprire ruoli di amministratore nelle società controllate e partecipate dalla Fondazione, o comunque di ricoprire più di una carica;
− ridefinizione della autonomia dei nominati, da legare al raggiungimento di obiettivi e risultati da verificare a cadenza annuale, con automatica cessazione dell’incarico al mancato conseguimento di quanto concordato;
− istituzione di un Albo dei Candidati alla nomina nelle Deputazioni, che raccolga i nominativi di cittadini residenti in provincia di Siena da almeno tre anni, dotati di adeguate qualifiche professionali, etiche e/o di appartenenza alla cultura del territorio, da far eleggere dai cittadini in consultazioni popolari vincolanti per gli Enti nominanti;
− illustrazione in rete dei progetti presentati, delle ragioni per la loro accettazione, come delle ragioni per la loro esclusione, e dei curricula dei proponenti;
− rendicontazione periodica in rete dello stato di avanzamento dei progetti finanziati, con capillare controllo del corretto utilizzo delle risorse erogate;
− assoluta trasparenza e pubblicizzazione in rete di tutti gli atti, dei bilanci, dei compensi degli Amministratori e dei Dipendenti.