Inquietudine per le scelte aziendali e del Gruppo

CALENZANO. Da Fabi, Fiba Cisl e Fisac riceviamo e pubblichiamo.
‘’Le Organizzazioni Sindacali di Consum.it – Fabi – Fiba Cisl – Fisac sono in attesa di una smentita da parte della Direzione Generale Consum.it, ad oggi tutto tace…..’’. Di seguito il comunicato emesso dalle tre sigle sindacali.
“In data 26 marzo 2013 il nostro D Direttore Generale ha riunito e presenta ato ai capi Settore, Servizio e Staff i dati di bilancio al 31 1.12.2012.
Dopo una descrizione dei dati salienti del bilancio, per cui Consum.it Spa nell’anno 2012 chiuderà con un utile netto pari a 9,7 7 milioni di euro, il nostro Direttore Generale ha rappresentato i dati di budget per l’anno 2013.
Non possiamo che esprimere la nostra preoccupazione per quanto raffigurato: il budget approvato a marzo, già fortemente ridimensionato specie in alcuni settori che e solo pochi anni fa rappresentavano il fiore all’occhiello della società, potrebbe essere rivisto ulteriormente al ribasso nei prossimi giorni. L’obiettivo primario è ridurre gli impieghi.
Consapevoli del periodo di recesssione che sta vivendo il nostro Paese, del momento particolarmente difficile che sta attraversando il Gruppo Monte Paschi, sono motivo di allarme le parole del nostro Direttore Generale il quale in un’occasione formale alla presenza di tutto il management aziendale ha affermato che, stante il quadro presentato o potrebbe essere necessaria una riorganizzazione azziendale, in quanto non si possono lascciare le persone a guardare il soffitto, e che a breve do remmo trovarci un altro lavoro. Tutto quuesto è certamente motivo di inquietudine.
L’Azienda è in fase di stallo, Cons sum.it svolge l’attività di credito al consumo, ma da tempo riceviamo segnali che ci fanno dubitare della reale volontà di proseguire in tal senso.
Chiediamo a gran voce di non lasciare andare alla deriva la nostra Azienda e soprattutto i suoi 262 dipendenti. Vogliamo conoscere quali sono le intenzioni della Capogruppo Bancaria sulla nostra Società, in asset disposal, ma per adesso con nessun acquirente in vista. Vigileremo sulla tutela delle nostre professionalità ed in primis sul mantenimento del nostro posto di lavoro.
Rivendichiamo nuovamente l’accet ttazione della clausola di salvaguardia ccome appendice al nostro contratto integrativo aziendale. Se per l’attività dell’Azienda non c’èè futuro chiediamo l’incorporazione in banca MPS”.
‘’Le Organizzazioni Sindacali di Consum.it – Fabi – Fiba Cisl – Fisac sono in attesa di una smentita da parte della Direzione Generale Consum.it, ad oggi tutto tace…..’’. Di seguito il comunicato emesso dalle tre sigle sindacali.
“In data 26 marzo 2013 il nostro D Direttore Generale ha riunito e presenta ato ai capi Settore, Servizio e Staff i dati di bilancio al 31 1.12.2012.
Dopo una descrizione dei dati salienti del bilancio, per cui Consum.it Spa nell’anno 2012 chiuderà con un utile netto pari a 9,7 7 milioni di euro, il nostro Direttore Generale ha rappresentato i dati di budget per l’anno 2013.
Non possiamo che esprimere la nostra preoccupazione per quanto raffigurato: il budget approvato a marzo, già fortemente ridimensionato specie in alcuni settori che e solo pochi anni fa rappresentavano il fiore all’occhiello della società, potrebbe essere rivisto ulteriormente al ribasso nei prossimi giorni. L’obiettivo primario è ridurre gli impieghi.
Consapevoli del periodo di recesssione che sta vivendo il nostro Paese, del momento particolarmente difficile che sta attraversando il Gruppo Monte Paschi, sono motivo di allarme le parole del nostro Direttore Generale il quale in un’occasione formale alla presenza di tutto il management aziendale ha affermato che, stante il quadro presentato o potrebbe essere necessaria una riorganizzazione azziendale, in quanto non si possono lascciare le persone a guardare il soffitto, e che a breve do remmo trovarci un altro lavoro. Tutto quuesto è certamente motivo di inquietudine.
L’Azienda è in fase di stallo, Cons sum.it svolge l’attività di credito al consumo, ma da tempo riceviamo segnali che ci fanno dubitare della reale volontà di proseguire in tal senso.
Chiediamo a gran voce di non lasciare andare alla deriva la nostra Azienda e soprattutto i suoi 262 dipendenti. Vogliamo conoscere quali sono le intenzioni della Capogruppo Bancaria sulla nostra Società, in asset disposal, ma per adesso con nessun acquirente in vista. Vigileremo sulla tutela delle nostre professionalità ed in primis sul mantenimento del nostro posto di lavoro.
Rivendichiamo nuovamente l’accet ttazione della clausola di salvaguardia ccome appendice al nostro contratto integrativo aziendale. Se per l’attività dell’Azienda non c’èè futuro chiediamo l’incorporazione in banca MPS”.